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Comune di Caselle Torinese
sabato, Dicembre 14, 2024

    Sul sentiero dei limoni

    In viaggio sulla costiera amalfitana

    Piazze Amiche luglio 2024

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    Giulia Nappi

    Luglio. Tempo di vacanze, di viaggi. Alla scoperta di posti nuovi, e se possibile, di bellezza. Risponde senz’altro a questi requisiti il posto che vi proponiamo in questo numero di Piazze Amiche. Ad accompagnarci nella scoperta del “sentiero dei limoni”, fra Maiori e Minori, nel cuore della costiera amalfitana, Giulia Nappi, giornalista e guida turistica, collaboratrice de “Il Foglio”, trimestrale della Pro Loco di Palma Campania. Ringraziamo sia lei che Antonio Ferrara, presidente della Pro Loco editrice del giornale, per il permesso di re-pubblicazione dell’articolo originale.

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    Sul sentiero dei limoni

    In viaggio sulla costiera amalfitana

    Da Maiori a Minori. E viceversa. Ci puoi andare via mare – secondo me sempre la strada migliore – a piedi o in auto attraversando il curvone della Statale Amalfitana che divide i due centri. Oppure ci puoi andare attraverso un percorso fino a qualche anno fa conosciuto solo dalla gente del posto, il Sentiero dei Limoni. Il percorso è prevalentemente in piano, con un dislivello di circa 150 metri dal mare, da qui puoi attraversare come una formichina tutta la dorsale a picco sul mare sotto cui si sviluppano gli abitati moderni di Maiori e Minori. E scoprire una dimensione diversa della Divina, lontana da quell’aria snob che tira a Positano e a Ravello; forse quella più vera, della gente semplice, della gente che resiste in un territorio magnifico ma fatto per pochi.
    Io partirei da Maiori, città che adoro e in cui sono cresciuta in tutte le estati della mia vita. Da Corso Reginna saliamo fin su alla Collegiata, la bella chiesa dedicata a Santa Maria a Mare, dove si venera un’antica statua della Madonna giunta sulle rive di Maiori un po’ di secoli fa. Da qui la vista di case aggrappate alla roccia già è suggestiva, specie all’imbrunire, quando la montagna si scurisce e si accendono le lucine di case e lampioni. Ma non ci fermiamo. Raggiungiamo il retro della basilica e imbocchiamo una stradina in salita, isolata, che si sviluppa in parallelo alla strada che conduce giù. Se ci fai caso, lungo il parapetto in muratura delle scale, ci sono sparse maioliche a guisa di segnaletica con indicato il sentiero dei limoni o la cittadina di Minori. Comincia a farsi silenzio intorno, il vociare dell’estate, della gente che si attarda in spiaggia, delle auto che sfrecciano si perdono … senti il tuo passo sulla strada asfaltata, il fruscio di qualche ramo da spostare o, all’improvviso, gli zoccoli di un asinello trainato da un fattore. Lo vedi coi tuoi occhi perché si chiama sentiero dei limoni, a pochi minuti dal centro di Maiori già sbucano i limoneti, pareti di verde brillante che lambiscono il sentiero con le caratteristiche piantagioni a terrazze e le impalcature di legno su cui si raccolgono veli neri, all’occorrenza spiegati a coprire le piante. Il sole picchia forte e, mentre nutre e fa belli i frutti, rischia di seccare questo meraviglioso giardino diffuso che è anche ricchezza economica per il territorio. Il limone coltivato in Costa d’Amalfi, lo Sfusato Amalfitano, è infatti una specialità IGP (Indicazione Geografica Protetta), una variante dalla buccia molto spessa e all’interno con pochi semi che si presta a moltissimi utilizzi, non solo alimentari. È un patrimonio di gusto e saperi, un armonioso equilibrio naturale, è arte. È arte quando tra le foglie, giù in lontananza, scopri il mare azzurro. Ci stiamo spostando lungo Maiori, nei punti più radi di piante puoi affacciarti e scorgere il Castello Miramare, con quelle torri da reame delle fiabe, costruito sopra un antico fortilizio di avvistamento … un pastiche, ci piace lo stesso però, ormai parte del paesaggio maiorese, uno degli scorci più romantici. Se invece guardi indietro ecco la torre normanna all’estremità opposta di Maiori, uno dei numerosi avamposti di difesa che puntellavano tutta la costa amalfitana. Siamo nel vallone San Francesco, una profonda rientranza della costa, popolata di tenute e coltivazioni. Continuiamo, il sentiero in certi punti si dirama in scale che salgono e scale che scendono, conducono alle case di chi vive a Maiori, in qualcuna è sorto un B&B o una trattoria. Una lunga salita conduce al Convento di San Nicola, che sorge a quasi 500 metri sul livello del mare: ci dedicheremo con un’escursione specifica in un altro momento, adesso siamo quasi giunti a Minori.  Siamo nella frazione Torre. Ora Maiori turistica è tutta sotto di noi e la vedi, vedi il canale del fiume Reginna, vedi i grandi alberghi e tutto il lungomare. A un certo punto arriviamo a una larga piazzetta con panchine per sedersi e un bel balcone in muratura che affaccia sul mare, ti affacci e Maiori non la trovi più, in lontananza c’è la costa fino ad Amalfi che si lascia guardare. In questo slargo si trova una chiesa dedicata all’Arcangelo San Michele, è piccolissima ma molto antica, risale infatti al X secolo. Ora le riggiole disseminate sulla via ti contano gli scalini, più di 300 a scendere fino a giù in paese. E la toponomastica ricorda quando e perché il paesaggio è stato così plasmato, siamo in via Portatrici di Limoni, fino al secolo scorso si potevano ancora incontrare, cariche di grosse ceste sulla testa facevano su e giù lungo il sentiero per trasportare i limoni dai giardini alle barche, da cui partivano per essere venduti nelle città. Man mano che scendi il paesaggio torna uguale a quello che abbiamo lasciato a Maiori case basse, chiare, allegre maioliche a scandire le soglie, edicole votive con Madonne o con Santa Trofimena, la patrona di Minori. Di fronte a te Ravello, la vedi bene, la vedi tutta da quassù. Scendi scendi e il cammino è quasi terminato, quando ti trovi dinanzi al campanile della Basilica di Santa Trofimena di Minori, hai percorso tutto il sentiero. Approfittiamone per visitare la bella Basilica e dopo prendiamoci il tempo per una specialità del posto, una delizia al limone con vista mare.
    Percorso adatto a tutti, consigliate scarpe chiuse e comode, tempi di percorrenza 90 minuti circa. Da visitare lungo il percorso Santuario di Santa Maria a Mare di Maiori, Chiesa di San Michele Arcangelo, frazione Torre di Minori, Basilica di Santa Trofimena di Minori. Se hai tempo allungati fino alla Villa Marittima di Minori, in via Capo di Piazza, aperta dalle 8 alle 19 con ingresso gratuito.

    Giulia Nappi

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    Paolo Ribaldone
    Paolo Ribaldone
    Dopo una vita dedicata ad Ampere e Kilovolt, ora dà una mano a Cose Nostre

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