Brutto, bruttissimo segno quando è sempre più frequente dire e scrivere di amici che se ne vanno.
Anche Carlo Molino ci ha lasciato, dopo aver combattuto per anni contro un cancro che alla fine l’ha vinto.
Non è bastato il suo cuore indomito – il suo sì che era davvero un grande cuore granata…- a salvarlo e lasciarcelo ancora per un po’.
Dicono che quando si lascia questa terra, agli occhi degli altri si diventa tutti buoni, si lascia un rimpianto grande. Sbagliato. Carlo era davvero e già qui una delle persone più buone e corrette che la vita ci abbia dato modo di conoscere.
Fino a quando il mondo stravolto e senza più regole del commercio gliel’ha permesso, Carlo Molino è stato il titolare di uno dei negozi di sport storici di Torino: Molino Sport, in Borgo Vittoria, in via Chiesa della Salute, è stato approdo facile e sicuro per una moltitudine di tennisti e sciatori per decine d’anni. E Carlo ne era l’anima, pura e onesta quant’altre mai. Forse proprio per questo ad un certo punto un coacervo di situazioni difficili da capire e credere ha deciso di farlo deragliare, dettando leggi di mercato che non potevano essere le sue. Forse la malattia ha cominciato ad aggredirlo lì.
Il volto quasi imberbe – la cifra de “il più giovane veterano del mondo” – aveva perso il sorriso solito. Ma Carlo si sforzava di essere sempre lo stesso: incapace di pensare male persino di chi aveva provato a cacciarlo ai margini.
Il suo arrivo, alla fine degli Anni ’70 del secolo scorso, al Tennis Club Caselle era avvenuto quasi in sordina, per poi dispiegarsi, diventando uno dei protagonisti dei nostri anni più felici.
Venire a sapere che se n’è andato, è stato davvero un pugno nello stomaco.
Ha raggiunto “il Dottore”, il signor Vario, Elio Piovano e Valerio Vettorazzi, in un tempo senza tempo.
Ovunque tu sia, Carlo, ti giunga l’abbraccio del tuo vecchio T.C. Caselle, che oggi ti piange come solo si fa per le persone più care e di famiglia. Tu eri questo ed è un peccato mortale non avertelo detto abbastanza.