Era il 21 luglio 2023 quando nasceva a San Maurizio il “Comitato Teste Quadre”. Giovanissima associazione sanmauriziese, nata un po’ per gioco, un po’ per passione e tanto per creare valore a questa bella realtà canavesana.
Riccardo Alice è il presidente Alpino e l’ anima del gruppo che si è costituto con un regolare statuto, un direttivo e anche un simpatico logo. Un logo che può leggersi “Teste quadre”, ma anche “Feste quadre”, proprio come vuole essere lo spirito del presidente e dei suoi collaboratori.
Li incontriamo in una sera stellata nel Palazzo Marchini-Ramello in Via Bertone, centro storico di San Maurizio. Un lascito al Comune da parte di una generosa signora sanmauriziese ha permesso al Comune stesso di operare una bellissima ristrutturazione, dove ora sono ospitate parecchie associazioni locali, come ci precisa l’assessore Sonia Giugliano che insieme ad Andrea Persichella ci accoglie all’interno di Casa Ramello. La novella associazione delle “Teste Quadre” doveva già esprimersi lo scorso settembre, ma la tragedia della dell’aereo caduto al Malanghero e la giusta conseguenza del lutto cittadino ha oscurato la prima parte della vita del nuovo sodalizio. Tuttavia, e senza scoraggiarsi, il presidente – coadiuvato da Stefano Colombrita , vice presidente e dai consiglieri, Adele Eboli, Lorenzo Mania, Andrea Santopaolo, e Cristian Bodo – ha messo in moto altri progetti e sono tanti quelli in fase di avvio. Tutti programmati dalla prossima stagione primaverile, a iniziare dalla “Cena in rosa”, organizzata in occasione del transito del Giro d’Italia proprio nella via principale di San Maurizio. Altro impegno importante sarà la riunione delle Pro Loco zonali a San Francesco, sempre in occasione del Giro d’Italia che vedrà proprio San Francesco sede di partenza e di arrivo di una tappa del Giro.
Interessante anche capire l’origine e la scelta del nome, piuttosto singolare del gruppo. “Teste quadre” è il simpatico soprannome affidato ai sanmauriziesi, come ci spiega Sonia Giugliano, ed è legato a due credibili leggende. Entrambe sono correlate al campanile della chiesa parrocchiale, che, incompiuto nella sua guglia, ha l’aspetto tronco di un cubo. La prima leggenda vuole che il costruttore fosse deceduto tragicamente a seguito della caduta dal campanile in fase di costruzione; la seconda, forse più verosimile è invece la mancanza dei fondi necessari a terminare l’opera. Opera che avrebbe portato San Maurizio ad avere, dopo Valperga, il secondo campanile più alto del Canavese, come documentato storicamente negli archivi della chiesa parrocchiale. Invece il campanile è rimasto come lo vediamo ora, senza guglia, con l’aspetto austero di un monumento al quale manca la mano finale dell’artista che l’aveva progettata. Così questo gruppo di amici che hanno la grande voglia di stare insieme, cucinando, e servendo il loro paese, ha deciso di chiamarsi “Comitato delle teste quadre”. Tanta voglia di fare, tanta voglia di svagarsi e tanta voglia di creare un piccolo volano che possa attrarre giovani, ai quali il presidente Alice, lancia un appello: “Abbiamo bisogno di voi, di “teste quadre” pensanti giovani e dinamiche. Noi ci siamo, aderite al gruppo.”
Ci congediamo lasciando loro alcune copie di Cose Nostre, con la promessa che alla prossima cena saremo presenti per partecipare e assaggiare quella specialità allo studio che vorrebbero chiamare il “Piatto delle teste quadre”.