Il turismo corre(rà) sui binari

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Mancano poco più di 9 mesi dal 9 dicembre, la data annunciata per la ripresa del servizio ferroviario della Torino-Ceres, nel nuovo assetto interconnesso al Passante di Torino grazie allo scavo del tunnel sotto corso Grosseto. Una data che potremo definire storica, non solo per la ferrovia, ma per tutto il bacino di comuni che essa attraversa.

Una buona rete di trasporto ferroviario ha infatti un potenziale impatto enorme sull’accessibilità, la fruizione e la valorizzazione dei territori.
La ferrovia Torino-Ceres per troppi anni è stata solo una piccola ferrovia locale; ora, il suo imminente collegamento con il Passante di Torino può finalmente spalancare nuove prospettive di rilancio turistico ed economico per tutte le sue comunità, dalla prima cintura di Torino fino alle Valli di Lanzo.

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Queste le tematiche che saranno trattate, nella mattinata di sabato 25 febbraio, a Venaria Reale, in un convegno promosso dall’Osservatorio sulla Torino-Ceres, e a cui parteciperanno:
– Chiara Foglietta, assessora ai Trasporti Città di Torino
– Luigi Chiappero, presidente Ente Parchi Reali
– Marco Pochettino, presidente del Museo Ferroviario piemontese
– Gianluigi Barone, amministratore delegato di LMR Events, promotrice del treno Langhe-Monferrato-Roero.

Il coinvolgimento dei territori, siti Unesco, di Langhe-Monferrato-Roero si sposa bene con la notizia, uscita nelle scorse settimane, che i primi treni che, dal 9 dicembre, in concomitanza con il cambio orario estivo-invernale, viaggeranno sui binari della Torino-Ceres, saranno quelli delle linee SFM 4 Torino-Bra-Alba e SFM 6 Torino-Fossano, che sono due linee del Servizio Ferroviario Metropolitano ora attestate su Torino-Stura.

Treno da Alba in transito alla stazione Fossata Rebaudengo

A dare la notizia, in un’intervista al quotidiano Repubblica del 20 gennaio, è stato Raffaele Bianco, assessore ai Trasporti a Grugliasco appena riconfermato come rappresentante di Torino nell’Agenzia per la Mobilità Piemontese. Quindi si comincerà con i collegamenti per Alba e Fossano, dichiara Bianco nell’intervista. “E i collegamenti con Asti e Bardonecchia, pure previsti?” chiede l’intervistatore. “Questi collegamenti richiedono più tempo – risponde Bianco – soprattutto quello con Bardonecchia comporta difficoltà tecniche che contiamo di superare nei prossimi anni”.

Quindi per chi arriva all’aeroporto di  Caselle per il momento mettiamo a disposizione le mete golose per vini e tartufi. Per gli sciatori ci sarà da attendere, o perlomeno da mettere in conto almeno un cambio treno.

L’utilizzo del treno per l’accesso alle destinazioni turistiche sta assumendo una valenza importante anche in un’ottica ambientale, come sostiene il direttore dell’ATL Langhe Monferrato Roero Bruno Bertero nell’intervista su La Stampa del 27 gennaio: “Il collegamento ferroviario diretto tra Alba e l’aeroporto di Caselle amplierà di fatto la capacità attrattiva delle nostre colline, senza contare che le nuove generazioni già oggi e sempre più prediligeranno una mobilità sostenibile, rappresentata al meglio dai collegamenti su rotaia”.

Il Passante Ferroviario con le linee SFM (elaborazione Osservatorio Torino Ceres)

 

Delle risultanze del convegno di Venaria vi daremo conto su Cose Nostre di marzo

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