Circa cinque anni fa molti di noi si sono avvicinati alla politica da semplici cittadini, convinti, anzi certi, di poter cambiare molto di quanto non ci piaceva, una politica troppo lontana dalla realtà e i bisogni dei cittadini. Sono nati in tutta Italia e in particolare a Caselle, gruppi di lavoro molto coinvolgenti; gli argomenti trattati erano i problemi delle persone comuni, raccoglievamo suggerimenti agli innumerevoli banchetti dislocati nei vari comuni portandoli poi sotto forma di interrogazioni, mozioni e temi alle commissioni ed agli incontri ufficiali. I fondi finanziari erano i nostri contributi uniti a quello che si raccoglieva ai banchetti, oppure durante i Movifest, nati come momenti di aggregazione, dove incontrarsi, parlare e ragionare sui tanti temi legati alla nostra cittadina e non. Tantissimi cittadini hanno creduto e, in parte, credono ancora che saremmo potuti diventare la forza che avrebbe dato la scossa elettrizzante a chi ci governa, a livello nazionale e comunale. Dopo anni è sotto gli occhi di tutti quello che è successo e sotto gli occhi di pochi quello che invece è accaduto nelle retrovie: risultato per noi deludente. Nell’ambito cittadino i risultati, pochi, sono sotto gli occhi di tutti e il malumore generalizzato su svariati temi presenti sui social e non, è via via sempre più crescente. Ma noi siamo persone e sono le persone che fanno la differenza, nel bene e nel male. Abbiamo imparato una grande verità: ogni cittadino, con i suoi atteggiamenti verso il prossimo e verso le istituzioni, è fondamentale per il bene comune. Non ha importanza l’appartenenza politica, importa chi sono io, come mi comporto nella vita sociale e nelle scelte che faccio quotidianamente. Il motto “uno vale uno” nativo del Movimento è fondamentale per tutti noi e sempre valido. Ognuno di noi è importante e può fare la differenza. Non facciamoci coinvolgere dalle conoscenze di paese che possono fuorviare e ammaliare, ragioniamo con la nostra testa, perché quella scelta sarà determinante per il nostro futuro e per quello dei nostri figli e nipoti che non possono farlo, specialmente in questo periodo storico così difficile. La paura del nuovo non deve farci cadere nella scelta del passato, pensando erroneamente che è meglio tenersi il vecchio che “non funziona ma almeno lo conosco” e scartare il nuovo che può dare freschezza, idee, mentalità giusta e buon governo cittadino. La matita usiamola con intelligenza, valutando con razionalità quello che ci prometteranno (che sarà sempre fantastico, travolgente ed emozionante e pieno di tante idee) e pensando alla fattibilità dei progetti e non credendo nelle favole. Pensiamo a quando si avvicinano le elezioni, quando la nostra amministrazione comincia a intervenire magistralmente su problemi a cuore dei cittadini e d’incanto le difficoltà legate al virus, alla mancanza di personale, alle mille giustificazioni utilizzate durante il periodo elettorale che magicamente vengono superate. Sarebbe bello poter ottenere una legge che obblighi in qualche modo, l’amministrazione a dover necessariamente realizzare almeno l’80 % del programma! Allora sì che si vedrebbero slogan elettorali realizzabili. “Volere è potere” scriveva Michele Lessona a fine 800, “votare è un dovere” recita la nostra costituzione, “votare con coscienza e responsabilità” recita il nostro orgoglio e la nostra saggezza. Almeno questa volta, a Caselle, guardiamo oltre!
Oltre …
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