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giovedì, Maggio 16, 2024

    Santo Domingo, sole mare e storia

    AppuntiVanni“Viaggiando si può capire che le differenze sono un valore e non un problema”
    Renzo Piano

     

     

     

    Un po’ di anni fa un’agenzia di viaggi mi chiamò e…: “Ho qui una proposta di soggiorno a Santo Domingo ma la persona non può partire per problemi suoi, vuoi partire tu ovviamente con un bello sconto?”  Non me lo feci ripetere due volte: “Certo, mettiamoci d’accordo sul prezzo”. Iniziò così la mia visita in quel Paese. La Repubblica Dominicana, meglio conosciuta con il nome della sua capitale Santo Domingo, è situata nell’isola caraibica di Hispaniola, nell’arcipelago delle Grandi Antille. Nel 1492 le caravelle di Cristoforo Colombo arrivarono nell’isola, che venne chiamata la Española. Colombo vi lasciò un primo insediamento con alcuni marinai, chiamandolo La Navidad. L’anno successivo, nel secondo viaggio, lo trovò distrutto e decise di fondare un nuovo insediamento, chiamandolo La Isabela, questo è considerato il primo vero insediamento europeo nelle Americhe.

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    SANTO DOMINGO
    La capitale, così chiamata perché fondata proprio il giorno del Santo. In seguito la città venne gravemente danneggiata da un uragano e quasi completamente ricostruita. Rimase intatto solo il vecchio nucleo storico o Zona Colonial dove si trovano gli edifici più interessanti, oggetto di restauri accurati in occasione del V centenario della scoperta dell’America. Questa Zona è parte dei siti storici dell’Unesco dal 1990.

    CATTEDRALE DI SANTA MARIA DELL’INCARNAZIONE
    Nota comunemente con il nome della Cattedrale Primada de América, questo edificio coloniale è la prima cattedrale cattolica in tutto il continente americano. Commissionata da Papa Giulio II nel 1504, la sua costruzione fu iniziata nel 1512 sotto la supervisione del vescovo Fray Garcia Padilla. Fu inaugurata il 15 febbraio 1546, con il nome della Cattedrale Metropolitana e del Primate delle Indie. Durante l’invasione del corsaro inglese Francis Drake nel 1586, venne usata come sede per le sue truppe che la derubarono delle cose di valore e fecero atti di vandalismo prima di lasciare l’isola. La cattedrale presenta una miscela di architettura gotica e barocca. È una struttura con pareti di calcare dorato, imponente soffitto a volta e quattordici cappelle laterali adornate da santi con scene bibliche e oggetti storici di epoca coloniale. Le lapidi situate nell’edificio sono dedicate a personaggi importanti dell’epoca coloniale. Fu in questo luogo che le spoglie di Cristoforo Colombo, alla sua morte avvenuta a Valladolid in Spagna, furono seppellite fino a quando vennero trasferite al Faro della città e poi all’Avana e poi … ancora oggi non si sa veramente dove siano.  La cattedrale contiene una grande collezione di dipinti, mobili e altri oggetti che hanno un grande valore storico e artistico.

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    Alcazar de Colon

    ALCAZAR DE COLON
    Costruito su un punto strategico della città, l’Alcazar di Diego Colon, noto anche come “Palazzo del Vicerè di Don Diego Colon”. È un magnifico edificio in stile gotico mudejar con caratteristiche di stile rinascimentale e elisabettiano, degno della nobiltà e delle autorità dell’isola in epoca coloniale. È un edificio rettangolare a due livelli unito da un corridoio centrale e da due gallerie. In origine contava  55 camere di cui solo 22 sono conservate. Questo palazzo di rocce coralline fu concesso dal re Ferdinando il cattolico a Don Diego Colon, il figlio maggiore di Cristobal Colon e quarto governatore delle Indie, e servì da casa e dimora familiare. La sua costruzione iniziò nel 1510 ma Diego dovette attendere fino al 1514 per vedere finito quello che sarebbe stato il primo palazzo fortificato delle Americhe. Durante il periodo coloniale spagnolo, il palazzo occupava un posto molto importante nella storia, fu qui che vennero pianificate molte delle spedizioni di conquista e di esplorazione nel Nuovo Mondo. Il palazzo fu abbandonato nel 1577 e saccheggiato dal corsaro inglese Sir Francis Drake, sempre lui, nel 1586. Alla metà del XVIII secolo, questo edificio era in stato di abbandono ed era previsto di farne una prigione. Durante l’occupazione haitiana, le sue pietre furono utilizzate per la costruzione del Palazzo di Borgellá. Nel 1870 venne  dichiarato Monumento Nazionale, ma solo nel 1955 si cominciava il restauro guidato dall’architetto spagnolo Javier Barroso. È decorato con mobili, opere d’arte e altri accessori portati dai palazzi spagnoli dello stesso periodo. Attualmente l’Alcázar de Diego Colón è il museo più visitato della Repubblica Dominicana. Ricrea con fedeltà il modo in cui la famiglia Colon ha vissuto in epoca coloniale e ha una collezione di opere d’arte del tardo Medioevo e del Rinascimento.

    Vanni04MONASTERO di SAN FRANCISCO
    Le rovine di questo monastero sono uno dei siti storici più importanti della Repubblica Dominicana, dichiarati patrimonio dominicano. Queste rovine sono le vestigia di quello che era il Monastero di San Francisco, che inizia la sua costruzione nel 1508 all’arrivo dei padri francescani per opera di Nicolás de Ovando, accreditato per la costruzione delle più belle e imponenti case dell’era coloniale a Santo Domingo, ed è stato il primo monastero del nuovo mondo. Nel 1586 fu saccheggiato dal solito Francis Drake, danneggiandolo pesantemente ma venne completamente restaurato nel 1664. Tuttavia, nel 1673 il monastero fu distrutto dopo un terremoto e rimase in rovina, come si vede ancora oggi. Uno dei dati più interessanti di questo luogo è che da lì nasce il primo acquedotto della città, anche oggi questi tubi distribuiscono l’acqua a tutta la città coloniale.

    Vanni06EPILOGO
    Alla fine del mio giro mi ritrovai per un paio di giorni sulla spiaggia di Punta Cana, molto bella, e vicino a me si sedette una signorina molto “stilosa”. Chiacchierammo un po’ del più e del meno e mi raccontò di essere lì come premio dei suoi genitori per essersi laureata in Lettere Moderne. “Complimenti”. Dopo i dialoghi di cortesia cominciai a sfogliare un libro, “Quel fantastico giovedì” di John Steinbeck, che mi ero portato per ingannare il tempo. La signorina mi guardò e disse: “Cosa stai leggendo?” Le dissi l’autore e lei “Non lo conosco…” Per essere laureata in Lettere Moderne mi sembrò curioso che non conoscesse uno scrittore che è stato “solo” premio Nobel. Alla fine mi porse un suo biglietto da visita con ben stampigliato su “dottoressa in lettere”. Io per cortesia le porsi uno dei miei aggiungendo a mano “Neanche geometra”.

     

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    Giovanni Cravero
    Giovanni Cravero
    Giovanni Cravero meglio conosciuto come Vanni, nato nel 1952 a Caselle di professione Agente di Commercio da sempre e da sempre con la grande passione di andare in giro ovunque sia possibile. Ho cominciato a muovermi all’età di 17 anni e senza soste questo mi ha portato a vedere ad oggi oltre 80 Paesi in tutti i 5 continenti, oltre 800 località e oltre 200 Siti Unesco, che come mi dice Trip Advisor rappresentano oltre il 60% della Terra.

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