“Il lavoro ben fatto consiste nel fare bene le parti nascoste”.
Era l’ottobre del 2020 quando Domenico Ercole ci chiedeva un appuntamento per chiacchierare un po’ con “Cose Nostre” di cui era un grande estimatore e proprio nell’accoglierci ci riferì questo suo motto. Da quel colloquio nacque un pezzo che il nostro giornale pubblicò.
Ora Domenico ha lasciato la sua Caselle per entrare nell’infinito del tempo e non è più con noi. Di lui non possiamo dimenticare nulla, proprio a partire da quel suo motto che ci ricordò appena entrati nella sua “boita” da falegname.
Oltre al suo mestiere, che sarebbe troppo riduttivo chiamare “falegname” perché lui era un fine ebanista, Domenico, a fine carriera, si dedicò al volontariato sociale che divenne una seconda vocazione.
Ottimo conoscitore delle procedure per incanalare coloro che potevano accedere alla pensione, Domenico si propose volontario dell’ACLI e, quale seguace di Don Bosco e dei Salesiani da cui aveva appreso cultura e arte, si adoperò per innumerevoli anni a fornire consulenza gratuita verso tutti coloro che si affacciavano per avere delucidazioni, consigli o aiuti pratici. E le sue consulenze erano talmente professionali che presto divenne il responsabile di zona dell’ACLI e referente della direzione di Torino. Una grande qualità di Domenico è stata soprattutto quella di avvalersi di persone di alto profilo, di indubbia serietà e di cultura specifica, segno questo di modestia e di servizio, proprio come è stato il suo, verso le tante lavoratrici e lavoratori che sono transitati da lui nei vecchi uffici ACLI.
Rinnoviamo il grazie dei cittadini e della Città di Caselle a Domenico, per il servizio utilissimo e silenzioso che ha sempre svolto fino a quando la salute glielo ha permesso. A tutta la sua famiglia porgiamo le più affettuose condoglianze di “Cose Nostre”, giornale che non ha mai smesso di amare.