Dopo un periodo di rallentamento della missione di esplorazione su Marte, la Thales Alenia Space, ai primi di aprile, ha siglato con l’Agenzia Spaziale Europea (ESA), un importante contratto che ammonta a circa 522 milioni di euro, per la continuazione delle attività necessarie al completamento della Missione ExoMars 2028. Il contratto include la realizzazione del modulo di ingresso, discesa e atterraggio su Marte (EDLM, Entry Descent and Landing Module), nonché le attività di manutenzione e riconfigurazione dei veicoli già costruiti per la missione 2022.
Il lancio del grande razzo avverrà dal Kennedy Space Center, in Florida, ed è previsto tra il mese di ottobre e quello di dicembre del 2028, la cui missione verte alla ricerca di tracce di vita sulla superficie del “pianeta rosso”, con la speranza di risolvere alcuni problemi che da sempre affascinano l’umanità. Guidata dall’ESA, con la partecipazione della NASA ed il sostegno della Agenzia Spaziale Italiana (ASI), la missione ExoMars 2028 fornirà un rover europeo con la capacità di muoversi autonomamente sull’accidentato suolo del pianeta. Questo rover, dotato di una trivella sviluppata da Leonardo, sarà in grado di raccogliere campioni di terreno perforando il suolo fino a due metri di profondità e di analizzarli separando le proprietà chimiche, fisiche e biologiche utilizzando il suo laboratorio analitico sviluppato dalla Thales Alenia Space. Tra gli obiettivi principali è la ricerca di eventuali batteri nel sottosuolo, viventi o fossilizzati, che potrebbero finalmente dare una risposta se vi è stato in passato una vita esistente o anche ai giorni nostri.
Nel frattempo il Trace Gas Orbiter (TGO), protagonista della prima parte della missione ExoMars avvenuta con il lancio nel marzo 2016, continua ad espletare nell’orbita marziana, i compiti assegnati a suo tempo come quello di rivelare tracce di gas nell’atmosfera del pianeta, in particolare metano. Nel frattempo la sonda TGO continua a trasmettere diversi dati compresi quelli dei rover Curiosity e Perseverance della NASA, dando un prezioso contributo alle ricerche scientifiche in corso e grazie al carburante a bordo consentendo una vita operativa in grado di supportare la missione ExoMars 2028.
Il contratto di questa nuova missione rafforza la posizione di Thales Alenia Space come leader nel campo dell’esplorazione spaziale, un grande vanto per Torino e il suo territorio grazie al lavoro costante degli ingegneri e tecnici altamente specializzati nello studio e realizzazione di prodotti tecnologicamente all’avanguardia.
Bentornato AMX al Museo Leonardo
Dopo quasi tre anni di assenza, il 29 marzo, in una giornata di splendido sole, è ritornato al museo Leonardo di Caselle, con un trasporto speciale proveniente dalla Base aerea di Istrana (Treviso), l’ormai storico velivolo AMX.
Il velivolo era stato caricato il giorno prima, sotto un diluvio universale, alla Base dell’Aeronautica Militare di Treviso, dove per anni aveva espletato silenziosamente e con onore il suo servizio con il 51° Stormo. L’aereo porta i codici 51-37 e marche sperimentali CSX-7195, ed è uno degli esemplari utilizzati per le prove di volo, fra le quali le sperimentazioni del sistema militare per comunicazioni satellitari SICRAL (Sistema Italiano per Comunicazioni Riservate e ALlarmi). Infatti sul dorso della fusoliera si può notare un piccolo rigonfiamento dove era installato il sistema elettronico per i test di prove sperimentali.
Il velivolo in carico all’Aeronautica Militare, nel 2016 venne ceduto all’allora Leonardo-Finmeccanica, ora Leonardo Velivoli, per le prove del sistema SICRAL ed al termine rimase per diversi anni a Caselle accantonato a terra in attesa di conoscere il suo destino. Con la fondazione del Museo dell’Industria Aeronautica Leonardo, il velivolo trovò il suo spazio nel sistema museale insieme ad altri rari esemplari costruiti dalle precedenti aziende aeronautiche.
Poi nel 2022, ormai non più in condizioni di volo, venne riportato con un camion nella base veneta per essere demilitarizzato come prevedono le norme internazionali vigenti quando un velivolo da caccia viene dismesso per sempre dalle attività operative.
Ora, appena scaricato dai camion, l’aereo è stato immediatamente sistemato nel grande hangar museale per essere nuovamente rimontato per riportarlo come era prima della partenza in Veneto.
Terminato il periodo pasquale l’ormai “nostro” AMX è stato così riassemblato dalle mani esperte dell’affiatato Gruppo Seniores Leonardo, ed ora l’aereo ripulito e risistemato fa bella mostra di sé in attesa dei nuovi visitatori che periodicamente visitano il Museo.
Sulla deriva dell’aereo campeggia un bel gattone nero in atto di ghermire tre topolini verdi, araldica proveniente dal XX Gruppo Caccia della Seconda Guerra Mondiale, che allora era equipaggiato con i caccia monoposto Fiat G.50, reca inoltre la scritta “Buscaglia” in onore del famoso pilota di aerosiluranti SIAI-Marchetti S.M.79 “Sparviero”, Carlo Emanuele Buscaglia.
Il sistema italiano SICRAL
Sul dorso dell’AMX del Museo dell’Industria Aeronautica Leonardo di Caselle Sud, si nota un piccolo rigonfiamento che serviva per le prove sperimentali del sistema SICRAL (Sistema Italiano per Comunicazioni Riservate e ALlarmi), un sistema satellitare italiano per le comunicazioni militari, in grado di garantire interoperabilità tra le reti della Difesa, della sicurezza pubblica, di emergenze civili, nonché il controllo delle infrastrutture strategiche.
Questo programma si basa su un sistema di satelliti geostazionari in grado di fornire comunicazioni strategiche e tattiche, atte a supportare le svariate missioni operative della Difesa sul territorio nazionale e quelli esteri.
Questo programma si è sviluppato durante gli anni in varie fasi, con la prima nel 2001 tramite il lancio del SICRAL 1 (ora non più operativo) a cui ha fatto seguito una seconda fase avviata nel 2009 con il SICRAL 1B e la terza in collaborazione con la Francia nel 2015 con il lancio del SICRAL 2, che offrono servizi di comunicazione alle Forze Armate dei Paesi membri della NATO.
Nel 2021 la Telespazio e la Thales Alenia Space hanno firmato un contratto con il Ministero della Difesa italiano per la realizzazione del sistema SICRAL 3, composto da due satelliti SICRAL 3A e SICRAL 3B, entrambi realizzati dalle migliori industrie aerospaziali italiane.
Nel rendering, il satellite SICRAL con i pannelli solari dispiegati.
Aeronautica Militare, addio agli ultimi AMX
Sembra quasi fatto apposta e quasi una combinazione che riguarda il caccia AMX, conosciuto anche con il nickname “Ghibli”, da una parte la nostra gioia di aver nuovamente ricevuto in carico al Museo Leonardo di Caselle, che per motivi logistici era stato momentaneamente accantonato a Istrana, e dall’altro lato una grande emozione per l’addio definitivo dell’aereo in seno alla nostra Aeronautica Militare.
Venerdì 5 aprile, presso l’aeroporto militare di Istrana (TV), sede del 51° Stormo Caccia, si è svolta la cerimonia con la quale la nostra Forza Aerea, ha dato l’addio al caccia AMX, che è andato in “pensione” dopo 35 anni di onorato servizio, con oltre 240.000 ore di volo sia in territorio nazionale sia in varie operazioni all’estero, tra le più importanti quella nell’ostile territorio afgano.
Alla cerimonia erano presenti tutte le più alte cariche sia militari sia governative e coloro che per tanti anni hanno affiancato questo “simpatico” velivolo che ha svolto i suoi compiti quasi in sordina ma, dopo varie avversità, molto apprezzato sia dai piloti sia da chi si è avvicendato per mantenere la sua efficienza, aereo che dobbiamo ricordare è stato prodotto negli stabilimenti casellesi e in parte anche dalla AerMacchi, senza poi contare la produzione brasiliana per la propria aeronautica.
L’AMX è nato dalla collaborazione tra le industrie aeronautiche italiane, l’Aeritalia e l’AerMacchi e quella brasiliana, l’Embraer. il cui primo volo è avvenuto proprio qui a Caselle il 15 maggio 1984, con ai comandi l’indimenticabile pilota collaudatore Manlio Quarantelli, con inizio consegne al 103° Gruppo Volo del 51° Stormo di Istrana dell’Aeronautica Militare a partire dal 1988, ed ordinato in 110 monoposto e 26 biposto AMX-T. E’ stato impiegato dal 2°, 3°, 32°, 51° Stormo, e con la sua uscita di scena chiuse una pagina importante della nostra forza aerea.
Contrariamente a tutti gli altri velivoli dismessi il “Ghibli” continuerà ogni tanto a solcare i cieli durante le manifestazioni aeree in quanto, giovedì 11 aprile 2024, sono giunti in volo quattro AMX, due in versione biposto e due biposto, che sono stati presi in carico dal distaccamento aeroportuale militare di San Damiano (Piacenza), sede della futura realizzazione del “Flying Museum”. La base piacentina dell’Aeronautica Militare, fino ad alcuni anni or sono sede del 50° Stormo, poi trasferito a Ghedi (BS) con il 6° Stormo, è sede da diverso tempo di una “sezione valorizzazione del patrimonio storico aeronautico”. Infatti attualmente vi sono (non esposti) molti reperti storici di cui pezzi storici unici, con la previsione di poterli restaurare, e se possibile anche farli volare.
Proprio su questo aeroporto lo scorso mese di giugno è stato portato in volo il bellissimo Fiat G.91 con i colori delle Frecce Tricolori, in occasione del “Centenario dell’Aeronautica Militare”.
Quindi almeno uno o due AMX continueranno a solcare i cieli con la gioia e la felicità dei numerosi spettatori.
Leonardo importante contratto per l’aggiornamento dei C-27J americani
La società Leonardo, si è aggiudicata un importante contratto del valore di 91,8 milioni di dollari per progettare, modificare, integrare ed installare una nuova avionica sui velivoli C-27J Spartan in servizio con le forze americane dell’U.S.Army, sette esemplari, e della U.S. Coast Guard (la Guardia Costiera), 14 esemplari con la denominazione HC-27J, modificati per missioni di sorveglianza, ricerca e soccorso e sono riconoscibili per vistosa livrea bianca con bande rosse diagonali in fusoliera, quasi simili ai nostri ATR 42 della Guardia Costiera italiana.
Il contratto verte sull’esigenza di sostituire il vecchio pacchetto avionico del bimotore italiano, ormai datato e non più confacente alle esigenze attuali. Gli aerei sono stati costruiti negli stabilimenti Leonardo di Caselle Torinese, e le consegne sono iniziate nella seconda metà dell’anno 2008. Il bimotore italiano destinato alle forze americane, effettuò il primo volo a Caselle il 16 giugno 2008 ed il programma conosciuto come JCA (Joint Cargo Aircraft).
Il primo C-27J dell’Us Army Special Operations Aviation Command (USASOC), serial 27026, è giunto a Caselle il 24 febbraio proveniente dall’aeroporto di Stoccarda, ed a breve sarà sottoposto agli aggiornamenti come da contratto. A questo primo velivolo gradualmente faranno seguito gli altri 20 esemplari in forza con i due reparti americani.
La fornitura iniziale era per 78 aerei dei 145 previsti suddivisi in 54 per l’U.S. Army e 24 per l’USAF, con la previsione di un totale di 207 velivoli e la scelta da parte americana per il velivolo italiano avvenne il 13 giugno 2007.
Purtroppo in corso d’opera, il Governo americano a causa della decisione di una riduzione di costi dei loro budget, decise di eliminare dalla linea attiva gli Spartan, riducendo in un primo tempo l’ordine a 38 aerei ed infine l’acquisto di solo 21 esemplari. Una doccia fredda per la società italiana.
I C-27J dell’U.S. Army nelle varie operazioni a cui sono destinati, sono affiancati dai CASA C-212 del servizio USASOC Flight Company (UFC) dislocati a Fort Liberty, North Carolina, e dal USASOC Flight Departement (UFD) con base logistica a Yuma Proving Ground (YPG), Arizona.
Lo Special Operations Aviation Training Battaglion con sede a Tampa (Florida) è il Quartier Generale di entrambi i Gruppi “UFC e UFD”, la cui missione primaria è il supporto all’USASOC CONUS training (addestramento) e richieste logistiche, ed è la stazione appaltante di riferimento di questo contratto.
Questo importante aggiornamento consentirà di ridurre le operazioni di manutenzione ed i costi operativi, e per la società Leonardo una ottima occasione per continuare gli aggiornamenti negli anni che verranno, quindi lavoro assicurato per tutti coloro che sono impiegati in questa importante realtà produttiva.