Conoscendo il nostro sindaco, sapendo che l’antifascismo è una delle cifre della sua vita, sapeva veramente troppo di falso la notizia apparsa su volantini copiosamente diffusi in città che davano Giuseppe Marsaglia presente all’incontro che Giuseppe Ravalli, candidato alle prossime elezioni regionali nei ranghi di Fratelli d’Italia, terrà a Caselle lunedì 13 maggio.
Ma poteva mai essere che Beppe, ormai da decenni uno dei vertici cittadini del centro-sinistra, si appaiasse a uno di destra? Eppure, a giudicare dal numero di braccia cadute, per un po’ qualcuno ci ha pure creduto, per poi ricredersi dopo un secondo con un: “ Semplicemente, non è possibile”.
Interpellato, il sindaco Marsaglia ha immediatamente voluto dichiararci quanto segue:
“ In questo periodo pre-elezioni sono davvero tanti quelli che si fanno sotto e chiedono colloqui, sapendo bene poi che a votazioni avvenute pochi si rifaranno vivi. Ma un ascolto non si nega, anche perché può essere l’occasione per rimarcare una volta di più come troppo spesso la nostra città faccia fatica a trovare interlocutori diretti per riuscire a risolvere i problemi che abbiamo.
Per di più Ravalli, non è uno sconosciuto, visto che è stato professore di religione di mia figlia e quindi quando mi ha chiesto se mi andava di prendere un caffè e fare quattro chiacchiere ho acconsentito. Ma di lì a finire su volantini che indicano la mia presenza benevola accanto a un candidato di destra in una presentazione ufficiale ce ne corre e ci vuole pure una bella faccia tosta a dichiararlo. Tutti sanno che sostengo fortemente Gianna Pentenero e che il mio essere antifascista mi pone ben lungi dallo stare vicino a certe posizioni. Nei giorni scorsi ero lontano da Caselle ed è stata una sorpresa amara scoprire ciò che è stato divulgato a mia totale insaputa. Non dovrei neppure ribattere a una bufala del genere.”
Invece c’è stato qualcuno che pur di raccattare qualche voto in più ha provato a vendere per vero un “fake” totale.
Ravalli ha fatto davvero i conti senza l’oste, pensando che Marsaglia potesse fare una giravolta e garantirgli il voto di tanti casellesi. Il suo caffè sapeva d’amaro e di bruciato, meglio non accettarlo.