Il vicesindaco Gremo aveva già ad aprile anticipato che erano allo studio provvedimenti dell’amministrazione casellese per far ripartire il commercio locale, duramente toccato, specie nel settore non alimentare, dalla chiusura durante l’emergenza.
Questi provvedimenti si sono poi concretizzati con due delibere di giunta, la 51 del 20 maggio con cui sono stati stanziati 20 mila euro per acquisto di dispositivi di protezione, come barriere in plexiglass e totem di gel igienizzante, e la 73 del 27 maggio, con cui tali fondi sono stati attribuiti alla LACA, la Libera Associazione dei Commercianti e Artigiani di Caselle, che dovrà gestirne la distribuzione, ovviamente anche alle realtà che non sono associate. Quell’ “ovviamente” non è stato ritenuto da tutti così scontato; da lì hanno avuto origine tante polemiche, che dai social sono poi arrivate al Consiglio Comunale del 29 maggio.
Il tutto aveva avuto origine da un’interrogazione al Sindaco, datata 12 maggio, presentata dal consigliere di Caselle Futura Andrea Fontana, che citava un’e-mail indirizzata dalla LACA ai suoi associati e lamentava la mancata consultazione preventiva da parte dell’amministrazione comunale. La LACA si è risentita per la divulgazione sui social di una e-mail interna, e ha presentato un esposto contro ignoti alla locale stazione dei carabinieri. Il presidente LACA Luca Marchiori: “Dovevamo tutelare l’immagine e la privacy del direttivo e degli associati. Sarà la magistratura a valutare se ci sono state violazioni da parte di qualcuno”.
La polemica è poi continuata nel Consiglio Comunale. Fontana: “Che razza di nervo scoperto sono andato a toccare? Ho messo in luce qualcosa che non andava messo? Da lì è partita la macchina del fango”. Gremo: “Non penso di aver commesso cosa illegittima incontrando le parti sociali, e in questo caso l’associazione che rappresenta la maggioranza degli operatori. Intervento per l’acquisto dei dispositivi riservato ai soli iscritti? Ridicolo!”.
Questa, in sintesi, la polemica.
Tornando ai provvedimenti adottati, oltre allo stanziamento per l’acquisto dei dispositivi di protezione, ci sono state altre misure disposte a favore degli operatori del commercio e della ristorazione? Il sindaco Luca Baracco: “Abbiamo disposto l’esenzione del pagamento dalla tassa di occupazione del suolo pubblico per i dehors esistenti, con la possibilità di implementarne l’estensione fino a 50 metri attraverso una pratica decisamente più snella, nonché l’agevolazione della TARI per gli esercizi rimasti chiusi in questi mesi. Questi due interventi sono anche stati estesi in favore degli ambulanti”.