19 aprile: è operativo il centro vaccinale anti Covid-19 presso l’Aeroporto di Torino, frutto della collaborazione fra Regione Piemonte, A.S.L. TO4, SAGAT, col contributo del Comune di Caselle. La struttura, aperta dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 17, è riservata esclusivamente alle persone che hanno ricevuto convocazione dall’ASL.
21 aprile: la presidente della Commissione Pari Opportunità di Caselle Loredana Bagnato annuncia la prossima distribuzione di 500 mascherine chirurgiche alla popolazione più anziana, nonché l’acquisto di mascherine trasparenti da destinare a bambini, insegnanti e persone con deficit uditivi.
23 aprile: apre il centro vaccinale massivo di Leinì, gestito direttamente da personale sanitario dell’A.S.L. TO4. La struttura è dislocata presso il Centro Servizi della Cittadella dello sport, ha l’accesso da via Volpiano e occupa circa 1200 metri quadri. A regime potrà contare su tre linee vaccinali. Ad assicurare la piena operatività della struttura, diversi appartenenti ad associazioni di volontariato: gli alpini in congedo (fra i quali anche quelli di Caselle), la Croce Rossa, l’associazione nazionale Carabinieri e la Protezione Civile di Leinì.
26 aprile: dopo pochi giorni di funzionamento a ritmo ridotto (un centinaio di vaccinazioni al giorno), il centro vaccinale di Leinì, inaugurato dal Governatore Cirio il giovedì, il lunedì si ferma per mancanza di dosi. «L’Asl effettua una programmazione settimanale dell’apertura dei centri vaccinali anti-covid – spiega l’ASL TO4 – sulla base delle dosi di vaccino disponibili. Non è una questione di organizzazione ma di vaccini disponibili o meno».
26 aprile: il Piemonte torna in zona gialla; i ristoratori tornano a servire i clienti a pranzo e cena (fino alle 22), ma solo all’aperto. Sui social il consigliere di Caselle Futura Andrea Fontana lancia una proposta: per favorire il lavoro dei dehors, pedonalizzare il centro storico il venerdì e il sabato dalle 18 alle 22.
29 aprile: a Caselle è giorno di Consiglio Comunale, ancora in streaming. Si discute anche delle conseguenze della pandemia sull’economia. Il vicesindaco Gremo, rispondendo alla proposta di Fontana, a cui si è associato il consigliere Esposito, fa presente che anche quest’anno come l’anno scorso i dehors sono stati liberalizzati, ma non si può neanche esagerare a far spendere per attrezzare spazi che rischiano di rimanere vuoti; si dichiara comunque aperto a valutare proposte che arrivino dai commercianti. Fontana ribatte “Va bene sentire i commercianti, ma per la pedonalizzazione serve una decisione politica”. Sempre in tema Covid, curioso battibecco sull’uso della mascherina: Esposito rivolto al sindaco: “Come mai lei la porta? Se è in uno spazio pubblico, perché non facciamo tutti il Consiglio in presenza?”. La risposta di Baracco: “Nessun mistero. Sto conducendo il Consiglio dall’ufficio della Segretaria Comunale. Siamo distanziati, ma per maggior sicurezza entrambi indossiamo la mascherina”.