“La Croce Verde incontra i piccoli”, così si leggeva sul poster pubblicitario nato da un’idea del Direttore GianPiero Durin dei due centri commerciali Bennet, quello di Ciriè e quello di Caselle.
Ci sono realtà che parlano prima delle parole, queste realtà vanno ad intercettare sentimenti che accomunano l’animo umano: proprio come quella che abbiamo vissuto proprio sotto casa a Caselle.
Si dice che il nostro tempo sia malato di deficit di memoria; di conseguenza diventa fondamentale riascoltare la voce del nostro passato: noi e le migliaia di clienti del Caselle Center lo abbiamo fatto percorrendo la galleria d’arte, sì la galleria d’arte che la Croce Verde Torino, ad opera della sua Sezione di Borgaro-Caselle, ha allestito nel corridoio principale di accesso all’area acquisti.
L’iniziativa, aveva già visto coinvolto il centro Le Alpi di Ciriè lo scorso giugno, ora l’offerta è stata estesa alla Sezione di Borgaro-Caselle: detto fatto, tutti i militi, tutte le squadre, tutte le varie anime della Croce Verde Torino erano presenti. Risultato, una galleria d’arte.
Peccato veramente per chi non ha potuto vedere, ripercorrere, conoscere, tanta realtà, viva e vivace, un modo meraviglioso per dire come diciamo sempre: c’è qualcuno che vuole conoscere meglio la Croce Verde Torino? I suoi volontari? Le Sezioni dove operano?.
Noi abbiamo visitato tutta la galleria di domenica: una fiumana di pubblico affollava l’ingresso per gli acquisti, l’impatto era immediato, la curiosità poi attraeva con la logica conseguenza di una grande richiesta di informazioni. Il “cosa fate”, “chi siete”, “perché siete qui”, erano le domande più ovvie. Ma c’era pure chi si soffermava su approfondimenti sul come rianimare un bambino, di come procedere ad un massaggio cardiaco e via discorrendo su tematiche di un livello ben più elevato.
Così le sgargianti divise indossate da Paolo, Angela, Rosanna, Marco, Ferdinando, (questi ultimi due poi fuggiti per un servizio urgente), ed ancora PierAngelo, Toni, Avtar, Ivan ed Elisa, tutti coinvolti, tutti disponibili ognuno per la propria area tematica, a rispondere alle domande del pubblico. Sì, perché la visita della galleria era suddivisa in tre aree tematiche: l’area storica, quella informativa e quella dimostrativa.
Naturalmente l’occhio cadeva più facilmente sull’area storica, dove primeggiava una ambulanza Fiat 850 – 37 cavalli utilizzata negli Anni 70, e prima ancora sul cosiddetto “carro di volata”, una lettiga montata su due ruote di grosso diametro a trazione umana, vero e proprio cimelio storico e punta di diamante della grande storia che ci racconta la Croce Verde Torino.
Ci ricordano i militi più anziani, di avere visto gli ultimi servizi svolti con questa “lettiga”, perché certo non poteva chiamarsi ”autolettiga”. Il motore erano i muscoli allenati delle gambe e delle braccia dei due militi che di corsa e con un campanellino suonante chiedevano strada e la percorrevano da nord a sud, da est a ovest di Torino.
Il fascino poi delle divise storiche, ben modellate sui manichini, rendevano molto bene l’idea di quel lontano mondo.
Anche militi attuali indossavano quelle divise, e non mancavano fotografie con il pubblico e tanti tanti consensi, bambini compresi che stupiti si destreggiavano fra manichini, moto da fuori strada e “quad”.
L’area informativa poi prevedeva informazioni generiche per saper di più sulle modalità del servizio, le procedure di attivazione, ed eventuali richieste di aggregazione all’Ente.
Infine l’area dimostrazioni. In questo spazio i militi, molti di essi patentati “formatori del 118 Piemonte soccorso”, fornivano prove pratiche di respirazione artificiale, disostruzione delle vie aeree nei piccoli pazienti, ma soddisfacevano anche tante richieste le più variegate.
Ma la Croce Verde Torino, ha al suo interno anche un collaudato quasi centenario servizio di soccorso in montagna su piste da sci. Non poteva mancare questo tema, con manichini in mostra e varie attrezzature.
Uno stand apposito, mostrava poi la dotazione in carico ai militi, del Nucleo Sanità e Ambiente, che esponevano il “quad” in uso e la motocicletta da fuori strada, mezzi questi utilissimi per effettuare le ricerche in montagna di feriti o dispersi, in zone difficilmente raggiungibili.
Insomma, senza voler guardare l’orologio, la nostra visita ci ha coinvolti per l’intero pomeriggio.
Il nostro pensiero va a tutti i militi che hanno collaborato all’allestimento di una così bella mostra, e all’idea del Direttore Durin che ne ha permesso la realizzazione.
Coinvolgere i bambini, i giovani, prima ancora di attirare l’attenzione degli adulti, ha il sapore di chi vuole guardare avanti, di chi crede veramente in una bella civiltà sana e gioiosa, che troppo sovente noi dimentichiamo per dare spazio a notizie di cronaca nera o rosa, il più delle volte prive di ogni vero fondamento sociale.
Ecco, queste sono le realtà che parlano prima delle parole.
Grazie di esistere Croce Verde Torino, grazie volontari che vi fate parte, grazie Direttore Durin che ha offerto una opportunità veramente unica di far conoscere la Croce Verde Torino e la Sezione di Borgaro-Caselle.
Su un bell’evidenziatore di colore verde omaggiato a tutti coloro che chiedevano informazioni, si leggeva: “Ti aspettiamo, in Via Italia,45 Borgaro telefono 011 450 1741.” I numerosi militi presenti ci precisano: “Ci siamo tutti i giorni dell’anno la sera dalle ore 20, fino al mattino se volete”. Visitate il sito: http://www.croceverde.org