“Ciao a tutti, per la seconda dose del vaccino mi hanno spostato dal Martini al San Giovanni Bosco: c’è qualcun altro?”
Così iniziava sulla chat della Croce Verde Torino Sezione di Borgaro-Caselle la prima delle tante richieste fra i militi circa la ricerca di altri colleghi per recarsi insieme al secondo importante appuntamento con il vaccino. La speranza che la strada sia ormai una strada in discesa è diventata certezza, ma le discese sono da affrontare con l’occhio del falco.
I nostri militi sono ormai “vaccinati” di esperienza e sanno benissimo che non è certo ancora il tempo per abbassare la guardia, tuttavia con la seconda dose del vaccino potranno sentirsi più sicuri proprio per la loro salute e per il contagio dal quale almeno sono protetti in grande misura.
Pensare di vaccinare 1.380 volontari, donne e uomini, lo stesso giorno e garantire contemporaneamente il regolare svolgimento dei turni di servizio non è stato facile, tuttavia una buona organizzazione dell’ASL e della Croce Verde Torino ha permesso il raggiungimento dell’obiettivo.
Poche e scarse le patologie post vaccino: piccoli dolori al braccio, qualche linea di febbre, in qualche caso coliche addominali, dolori scomparsi senza terapia alcuna, se ne sono andati cosi come erano arrivati.
Importante era poter essere tutti vaccinati e non interrompere la catena dopo la prima inoculazione.
“Siamo a buon punto”, erano i commenti dei più all’uscita dalla vaccinazione, “adesso tocca a tutti gli altri cittadini”, aggiungevano altri sui social.
E noi non possiamo che confidare nel grande senso di responsabilità delle istituzioni e degli uomini ai vertici apicali dei comandi delle case farmaceutiche che, vogliamo esserne certi ancora una volta, faranno tutto ciò che sarà in loro potere per far funzionare bene questa macchina organizzativa.