Si è svolta lunedì 17 ottobre, a Fiumicino, l’Assemblea Generale di ANCAI (Associazione Nazionale Comuni Aeroportuali Italiani). All’ordine del giorno il rinnovo delle cariche associative, a seguito della decadenza nel ruolo del Presidente Mauro Cerutti, già sindaco di Ferno (il comune lombardo che ospita parte dell’aeroporto di Malpensa). A sostituire Mauro Cerutti come Presidente ANCAI è stato scelto dall’Assemblea Alessandro Colletta, sindaco del Comune di Orio al Serio, e già precedentemente vice-presidente dell’associazione.
In Consiglio sono pure entrati il sindaco di San Maurizio Canavese Michelangelo Picat Re e quello di San Francesco al Campo Diego Coriasco, che vediamo nella foto. Il sindaco di Caselle Torinese Giuseppe Marsaglia, causa altri impegni, ha partecipato all’Assemblea tramite delega a Coriasco.
Oltre al rinnovo delle cariche sociali – ha spiegato Picat Re – si è fatto un punto sulla situazione relativa alla causa per il recupero a favore dei comuni aeroportuali dell’addizionale comunale sui diritti d’imbarco aeroportuali per il periodo 2005-2015. Una causa che vede i comuni aeroportuali opposti a Ministero dell’Interno e Ministero del’Economia, e che abbiamo appreso in Assemblea il TAR del Lazio discuterà in un’udienza fissata per gennaio 2023. Quell’addizionale quando era stata istituita, a seguito della legge 350 del 24/12/2003, doveva valere un euro per ogni passeggero imbarcato. Ora si parla di 6,5 euro per ogni biglietto aereo, ma la quota che arriva ai comuni aeroportuali è di 0,07 euro”.
Altra vicenda “all’italiana” è quella che riguarda l’IRESA, acronimo che sta per Imposta Regionale Emissioni Sonore Aeromobili. La legge che la istituisce risale al 2000: essa intendeva dare la possibilità alle Regioni di tassare le compagnie aeree in base al rumore prodotto da decollo e atterraggio dei velivoli. L’importo della tassa doveva essere commisurato al tonnellaggio dei mezzi e al livello di efficienza sonora. Le prime regioni che avevano colto quest’opportunità, nel 2011, sono le due che ospitano gli aeroporti a più elevato traffico aereo, e quindi con maggiore gettito della tassa: Lazio e Lombardia. Si sono poi aggiunte, negli anni successivi, altre regioni: Emilia-Romagna, Campania, Calabria e Marche. Per il Piemonte (e in particolare, Caselle, unico aeroporto potenzialmente interessato, dato che l’IRESA non coinvolge i piccoli aeroporti) la riscossione dell’IRESA, che sembrava dovesse partire nel 2017, è al momento ancora sospesa.