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martedì, Marzo 19, 2024

    Suzhou, i suoi Giardini Classici

    “La via più breve per giungere a se stessi gira intorno al mondo”, Herman Keyserling, filosofo tedesco.

    L’avevo già visitata la Cina, ma poteva Anja Wenger farne a meno? Ed eccola che parte anche lei e, quindi, ritorniamo a raccontare per la terza volta della Cina per vedere quella che Marco Polo descrisse come “la città della seta, di commercianti e dei 6000 ponti”.

    Suzhou: la romantica città sull’acqua che sembra un sogno, motivo per cui nove dei suoi Giardini Classici e la tratta del Gran Canale sono inseriti tra i patrimoni dell’Unesco.
    I Giardini Classici di Suzhou sono considerati la massima espressione dell’arte del giardino cinese, la bellezza del paesaggio trova nella cultura cinese la funzione per comprendere la dimensione sacra del reale.
    Gli scenari accuratamente studiati aiutano la comprensione della cosmologia, la scienza che studia l’evoluzione dell’universo cinese tradizionale.
    Il paesaggio arricchito da opere di pittura, scultura e calligrafia esprime l’unione tra l’uomo e la natura.
    Giardino dell’Umile Amministratore
    Il Giardino dell’Umile amministratore, inaugurato nell’anno 1515, è uno dei più noti giardini di Suzhou, è il più grande ed è considerato uno dei più rappresentativi grazie all’apparato scenografico complesso e ricchissimo di elementi, soluzioni compositive e virtuosismi.
    Risalente alla dinastia Ming, venne alla luce ad opera di un notabile del luogo che decise di abbandonare i propri incarichi pubblici per dedicarsi a una vita ritirata. Il giardino fu la dimensione della sua nuova esistenza.
    Nella vasta area occupata dal giardino si aprono vedute continuamente diverse. Attorno ad ampi specchi d’acqua, si trovano dolci rialti, rocce, eleganti costruzioni di vario tipo, porticati, boschetti, prati, sentieri e lunghi vialetti. Pur nell’ abbondanza e complessità di tutti questi elementi, l’insieme non genera mai un’impressione di confusione.
    La visita al giardino termina idealmente presso la ricchissima collezione di “paesaggio in un vaso” meglio conosciuti come bonsai.
    Giardino del Boschetto dei Leoni
    A poche centinaia di metri dal Giardino dell’Umile amministratore si trova un altro capolavoro, il Giardino del Boschetto dei Leoni costruito all’incirca nel 1342. La bellezza di questo giardino è stata lodata da imperatori e artisti e divenne fonte di ispirazione per numerose altre opere.
    L’elemento dominante del giardino sono le grandi pietre Taihu, pietre ornamentali, che compongono suggestive formazioni rocciose che stimolano l’immaginazione del visitatore.
    Le forme particolari delle pietre, contorte e piene di fori, generano una moltitudine di prospettive e una dinamica tra reale e ideale, vicino e lontano, concreto e astratto. Il giardino fu opera di monaci buddisti.
    Giardino del Maestro delle Reti
    Uno dei più piccoli giardini di Suzhou, il Giardino del Maestro delle Reti, inaugurato nell’anno 1140 è anche uno dei più belli e suggestivi. Un vero gioiello di questo raffinato genere artistico.
    Dimensioni così contenute rendono ancora più difficile il compito del progettista, ogni elemento trova il giusto equilibrio. In spazi ridotti il progettista sa creare scenari di grande profondità, sovrapporre e fondere piani diversi, generare una grande varietà di scene e vedute.
    Il paesaggio cambia continuamente alle più piccole mutazioni delle condizioni atmosferiche. Ogni pianta è un elemento dell’architettura e questa è legata alle manifestazioni e alle forme della natura.
    Giardino dell’Indugiare
    Il suo nome è spesso tradotto in italiano come “Giardino dell’Ozio”. Questo giardino è un capolavoro di concezione del paesaggio. Procedendo lungo tortuosi sentieri, tra cui un camminamento coperto insolitamente lungo, il visitatore si trova di fronte scorci che cambiano continuamente. Si deve realmente indugiare a lungo per comprendere, studiare e capire ciò che si ha di fronte.
    Il giardino comprende tutti gli elementi principali dei giardini classici: uno stagno centrale, graziosi padiglioni, corridoi, eleganti edifici di varia forma e spazi aperti.
    L’elemento distintivo del giardino è il raffinato uso degli ammassi di roccia: le pietre, di eccezionale bellezza, compongono un piccolo monte che domina il paesaggio del giardino. La folta vegetazione offre vedute sempre nuove, su una vivace dinamica di orizzonti.
    Giardino del Ritiro della Coppia
    Per interpretare il giardino occorre anzitutto riferirsi al suo nome che significa “coltivare la terra in due”. Il giardino fu il ritiro di una coppia di sposi che qui coltivavano in pace e tranquillità il loro interesse per la poesia e le arti tradizionali.
    Al centro dell’opera si trovano un’abitazione ed edifici secondari, mentre ai lati si possono ammirare due graziosi giardini ricchi di elementi compositivi. Molto raffinate le decorazioni e di grande bellezza alcuni alberi antichi.
    Collina della Tigre
    La Collina della Tigre è un piccolo gioiello del paesaggio naturale di Suzhou che da millenni ha attirato le lodi e ispirato il genio di poeti, artisti e notabili giunti da tutta la Cina.
    Opere dell’uomo sono state inserite nei secoli fin dal Periodo delle Primavere e degli Autunni, periodo della storia cinese dal 722 a.C. al 481 a.C. e tradizionalmente attribuiti a Confucio, con la perfetta armonia legata allo spirito della Cina Classica, trasformando il paesaggio in scenari suggestivi.
    La collina in un’area molto ristretta custodisce una grande varietà di arte tradizionale: templi, pagode, giardini, case da tè, tutto nel linguaggio della Cina antica. Anche il visitatore che non ha le conoscenze per addentrarsi nella comprensione del luogo non manca di apprezzarne la straordinaria e armoniosa bellezza.
    Un’ultima curiosità, nella parte occidentale di Suzhou passa anche il Gran Canale che, insieme alla Grande Muraglia, è uno dei grandi monumenti cinesi. Il Gran Canale è infatti un canale antichissimo che con i suoi circa 1770 chilometri è il più lungo corso d’acqua artificiale del mondo. Ha la funzione di collegare il nord e il sud della Cina partendo da Pechino e arrivando a Hangzhou.

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    Giovanni Cravero
    Giovanni Cravero
    Giovanni Cravero meglio conosciuto come Vanni, nato nel 1952 a Caselle di professione Agente di Commercio da sempre e da sempre con la grande passione di andare in giro ovunque sia possibile. Ho cominciato a muovermi all’età di 17 anni e senza soste questo mi ha portato a vedere ad oggi oltre 80 Paesi in tutti i 5 continenti, oltre 800 località e oltre 200 Siti Unesco, che come mi dice Trip Advisor rappresentano oltre il 60% della Terra.

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