Il Natale è cambiamento: un’opportunità per cambiare il nostro “punto di osservazione” sulla realtà che ci circonda. Il Natale ci aiuta a riappropriarci di quella profonda umanità che rifiuta la banalizzazione della divisione del mondo in “buoni” e “cattivi”, quella profonda umanità che fa risplendere le risorse positive di un territorio. In una società dai grandi mutamenti nella quale forti sono le emergenze nate dalla superficialità umana (a livello ambientale, economico, sociale, …) siamo chiamati a superare il presente senza la tentazione di tornare al passato, ma, anzi, con lo spirito di guardare al futuro progettandolo con modelli nuovi. Prendendo spunto dal recente 80° compleanno della cantante Tina Turner, desidero citare alcuni versi di una delle sue canzoni, “We Don’t Need Another Hero” (“Non ci serve un altro eroe”), un inno contro la guerra e la violenza: “Non possiamo commettere gli stessi errori questa volta […] Cercando qualcosa a cui poter fare affidamento / Deve esserci qualcosa di meglio là fuori / amore e compassione, il loro giorno sta arrivando […] Tutti i bambini dicono / Non abbiamo bisogno di un altro eroe […] Perciò cosa facciamo con le nostre vite? / Lasciamo solo un segno / La nostra storia splenderà come una luce / O finirà nel buio / Diamo tutto o niente!”. Un testo adatto al nostro momento storico nel quale possono insinuarsi sentimenti quali l’arrendevolezza e lo scoramento di fronte all’odio, alla mistificazione della verità, alla delegittimazione reciproca: la canzone ci ricorda come gli errori possono far parte della nostra vita, ma siamo chiamati ad imparare da essi e a progredire (“Non possiamo commettere gli stessi errori questa volta”) ricercando con impegno e fiducia gli elementi di positività della variegata natura umana ricca di differenze (“Cercando qualcosa a cui poter fare affidamento / Deve esserci qualcosa di meglio là fuori / amore e compassione, il loro giorno sta arrivando”) senza cadere nella tentazione di delegare ad altri l’impegno personale (“Non abbiamo bisogno di un altro eroe”). Per realizzare tutto ciò, però, dobbiamo decidere da che parte stare, uscire dal silenzio e scegliere con radicalità il servizio al posto del potere, l’accoglienza al posto dell’odio, il confronto al posto della denigrazione, il bene comune al posto della rivendicazione personale, … per lasciare un segno nella storia, personale e collettiva (“La nostra storia splenderà come una luce / O finirà nel buio / Diamo tutto o niente!”). Concludendo desidero rivolgere un sincero augurio di Buon Natale e di Felice Anno Nuovo a tutti e a ciascuno. Auguri a don Claudio, al Comandante della Stazione dei Carabinieri Fabio Fornaiolo, ai suoi collaboratori ed alle Forze dell’Ordine. Auguri al mondo della Scuola: rinnovo il benvenuto alla dott.ssa Giuseppa Muscato, nuova Dirigente del nostro Istituto Comprensivo. Auguri alle Associazioni ed ai volontari. Auguri a coloro (e sono tanti) che, spesso senza clamori mediatici, fanno la “propria parte” per una Città migliore. Auguri agli anziani, agli ammalati, ai disabili e alle persone sole. Auguri ai giovani che cercano e meritano il cambiamento per un futuro all’altezza dei loro desideri. Auguri al mondo dell’imprenditoria e del commercio. Auguri ai dipendenti comunali, ai volontari della Protezione Civile ed ai componenti il Consiglio e la Giunta Comunale. Un caro saluto alla Città gemellata di Morteros. A tutti e a ciascuno l’augurio affinché possa “splendere come una luce” la propria storia! Di cuore, con affetto, Buon Natale e Buon Anno!
Il Sindaco
Luca Baracco