Il weekend di festa della Pro Loco

A Caselle l’11 e 12 dicembre

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È tornato, dopo la pausa forzata dell’anno scorso, il tradizionale appuntamento decembrino con la Festa annuale dell’Associazione Turistica Pro Loco di Caselle Torinese. Un appuntamento che ha avuto come prologo la partecipazione alla Santa Messa delle 18, in Santa Maria.

Il giorno dopo il ritrovo era in Sala Cervi, per la cerimonia di consegna del premio “Casellese dell’Anno”, giunto alla ventunesima edizione. A scegliere il concittadino da premiare era stata, l’11 novembre scorso, l’apposita giuria, composta dai membri del Direttivo della Pro Loco, autorità locali e premiati delle precedenti edizioni. In tutto, 24 persone, che hanno preso in considerazione i nominativi oggetto di segnalazioni o proposti dalla giuria stessa.

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Nella cerimonia della premiazione, dopo l’introduzione di Silvana Menicali, presidentessa della Pro Loco, il direttore di Cose Nostre Elis Calegari ha presentato il premiato, Antonino Mangalaviti. Tonino – come tutti in paese con affetto lo chiamano, è quindi salito sul palco. Il sindaco Luca Baracco gli ha consegnato il premio, consistente in un’artistica medaglia appositamente coniata, raffigurante le quattro case, simbolo di Caselle, e in una pergamena con nome del soggetto vincitore e la motivazione dell’assegnazione “Amare, donarsi agli altri è dote rara. Appartiene solo a chi ha cuore puro”.

Elis Calegari: “La storia di Tonino viene da lontano, da quella Italia buona che troppo spesso oggi sembra aver perso radici. Da quell’Italia che da quando abbiamo visto la fame trasformarsi in appetito abbiamo fatto in fretta a dimenticare. Tonino non solo non ha dimenticato, ma ha cercato in ogni istante della sua vita di ricambiare con gli interessi ciò che ha ricevuto, mettendosi al servizio delle associazioni e della comunità”.

Luca Baracco: “È la nona volta che consegno questo premio, un evento atteso, che fa discutere e ragionare ed è sempre l’occasione per mettere in mostra le positività che emergono nella comunità casellese”. Resilienza, servizio e benevolenza, sono la terna di parole scelte dal primo cittadino per caratterizzare la figura di Tonino. Per l’assessora Erica Santoro è la semplicità la qualità che contraddistingue Tonino: “La semplicità di chi ama senza gridarlo, di chi aiuta senza dirlo”.

Gli interventi conclusivi della cerimonia sono stati di Mauro Giordano, che ha ricordato un aneddoto risalente al 1974, quando Tonino gli disse “posso aiutarti” nel delicato compito del trovare i volontari per il decollo della neonata sezione Borgaro/Caselle della Croce Verde, e infine di Giovanni Verderone che ha accolto con affettuose parole Tonino nel gruppo dei Casellesi dell’Anno.

Tonino, con la consueta bonomia, questa volta intrisa di commozione, ha ringraziato tutti, un “Ciao, neh!” a cui i presenti hanno risposto con una altrettanto commossa “standing ovation”.

 

Paolo Ribaldone

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