È tornato, nella serata di sabato 3 febbraio, l’appuntamento con la cena “amatriciana”, cucinata dalle sapienti mani di Claudio Nardocci, past president nazionale dell’UNPLI, l’associazione delle Pro Loco italiane. Già dalle prenotazioni, che hanno largamente superato il muro delle 200 unità, si capisce che anche questa è stata un’edizione di grande successo.
Ma come e perché è nata questa manifestazione? E perché proprio a Caselle? Cerchiamo di rispondere con ordine a queste domande.
Una premessa. Nel dicembre 2016 ci fu, a Roma, l’assemblea elettiva dell’UNPLI, per rinnovare le cariche associative. In quell’occasione ci fu un ricambio al vertice dell’organizzazione, in quanto il presidente che aveva con successo guidato l’ associazione per diversi mandati, Claudio Nardocci, non si ripresentò più.
L’allora presidente della Pro Loco di Caselle Gianpiero Barra, presente a Roma per le votazioni, ebbe contatti con Nardocci. Quasi per scherzo, dato che si conosceva la passione di Nardocci per i fornelli, partì l’invito a venire a Caselle a cucinare quel piatto tipico della cucina laziale.
Così nacque la prima cena “amatriciana”, il 29 gennaio 2017, fatta nei locali della Pro Loco di via Madre Teresa di Calcutta per qualche decina di persone, le più vicine all’attività della Pro Loco.
L’anno successivo, dato che l’amatriciana cucinata da Nardocci era piaciuta a tutti, la cena venne ripetuta il 9 febbraio. Nello stesso anno, dal 12 al 14 aprile 2018, ci fu la prima partecipazione della Pro Loco di Caselle alla spettacolare Sagra del Carciofo Romanesco di Ladispoli, organizzata da quella Pro Loco di cui Nardocci è rimasto presidente.
Il 2 febbraio 2019 la cena si è svolta con Nardocci che si è esibito in una variante “fusion” della ricetta, preparando un ragù che univa, in un riuscitissimo matrimonio, il guanciale romano con il salame di turgia. Il risultato è stato sorprendente, nient’affatto blasfemo e ha soddisfatto pienamente i 130 palati riuniti nel salone della Pro Loco casellese.
L’8 febbraio 2020 si è tornati alla ricetta classica, sempre con il pieno di presenze nel salone Pro Loco.
Poche settimane dopo, lo scoppio dell’emergenza pandemica, che ha impedito il ripetersi della manifestazione, ripresa solo l’anno scorso, l’11 febbraio 2023, con ben 188 partecipanti, record di presenze, che ora è stato ulteriormente battuto nell’edizione di quest’anno.