Il Marchese Emanuele D’Oria nacque nel 1826 e morì nel 1906. Innamorato del suo paese, fu il primo sindaco di Ciriè. Era una persona amichevole e carismatica. Anticonformista, curioso e sperimentatore d’avanguardia, fu tra i primi ad utilizzare l’arte della fotografia e in alcuni suoi ritratti è palese l’intento ironico. Amava girare per la sua città a scattare foto di vita comune. Quasi tutti i Marchesi di Ciriè, chiamati a svolgere funzioni e cariche molto impegnative, ebbero dimora soltanto saltuaria nel palazzo di Ciriè. Ne fa eccezione il Marchese Emanuele, che lo elesse a suo domicilio permanente. Egli fu l’ultimo dei D’Oria ad abitare il palazzo. Alla sua morte la proprietà fu venduta dagli eredi alla famiglia Remmert, titolare di un’importante fabbrica di nastri e trecce fondata a Ciriè sin dal 1874 da Antonio Remmert, immigrato dalla natia Prussia.
Si narra che la famiglia D’Oria non versasse in buone condizioni economiche e la famiglia Remmert donò loro una tomba presso il cimitero cittadino.
Durante una gita di Passione Reporter siamo andati al cimitero di Ciriè e abbiamo visto nella tomba della famiglia D’Oria il nipote Tommaso, morto nel 1918 poco prima del fine guerra. Fu l’ultimo discendente dei Doria.
Non essendoci più eredi di questa nobile famiglia, la tomba è di solito disadorna, ma quando siamo andati noi era appena trascorso il Giorno dei Morti e qualcuno aveva posato dei fiori per abbellirla.
Giorgio Grivet Brancot