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Comune di Caselle Torinese
mercoledì, Dicembre 4, 2024

    Beni confiscati alle mafie a Caselle

    Un interrogazione del Gruppo Consiliare " Progetto Caselle 2027"


    Al signor Sindaco
    del Comune di Caselle T.se
    Giuseppe Marsaglia
    Agli Assessori competenti

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    INTERROGAZIONE presentata dal Gruppo Consiliare di Progetto Caselle 2027 e da
    discutere nel prossimo Consiglio Comunale

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    OGGETTO: Beni confiscati alle mafie

    PREMESSO che:

    Su Geoblog di Libera Piemonte si legge che a Caselle esistono due immobili confiscati
    alle mafie, in particolare alla ‘ndrangheta:
    – in viale Alcide Bona, 43 una villa che si compone di 7,5 vani oltre ad autorimessa
    di mq 22 e tettoia di mq 43. In sede di prevenzione, nel 2013 il Tribunale di
    Torino ne ha disposto la confisca definitiva.
    – In via Goretta, 100 un appartamento in condominio, del quale nel 2018 il
    Tribunale di Torino ha disposto la confisca definitiva tramite misura di
    prevenzione.

    RICORDATO che:

    – I beni confiscati alle mafie e alla criminalità organizzata sono quelli per cui è
    previsto il riutilizzo ai sensi del Codice delle leggi antimafia e delle misure di
    prevenzione (D.L. 6/9/2011 n.159).
    – La legge n. 109/96 ha stabilito il principio del riutilizzo per fini pubblici e sociali
    di questi patrimoni, al fine di compensare direttamente le comunità sul cui
    territorio si sono dispiegate le attività criminali e scalzare il valore negativo dei
    simboli del potere mafioso.
    – Questi beni possono essere trasferiti anche al patrimonio indisponibile dei
    comuni per fini istituzionali, sociali o economici.

    – I Comuni possono gestire direttamente il bene, anche consorziandosi tra loro,
    oppure assegnarlo in concessione gratuita a un soggetto gestore del terzo
    settore, associazioni e organizzazioni di volontariato, cooperative sociali o di
    altro tipo purché a mutualità prevalente e senza scopo di lucro, operatori
    dell’agricoltura sociale, enti parco, comunità e centri di cura e recupero.
    Oppure, in caso di irrealizzabilità dei casi precedenti, il bene può essere usato
    per scopo di lucro e affittato e i proventi riutilizzati per fini sociali.
    Ai sensi dell’art. 37 del regolamento con la presente interrogazione, per la quale si
    richiede risposta scritta da discutere la prossima seduta del Consiglio Comunale, si
    domanda:
    – se le notizie, sopra riportate e pubblicate su Geoblog di Libera Piemonte
    corrispondono al vero e sono esatte,
    – se l’Amministrazione Comunale ha intenzione di chiedere l’assegnazione degli
    immobili per le finalità di cui alle leggi ricordate,
    – se l’Amministrazione Comunale ha preso contatto con l’Agenzia Nazionale per
    l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati alla criminalità
    organizzata ANBSC,
    – se non sia opportuno di pubblicare sul sito istituzionale del Comune l’elenco dei
    beni confiscati alla mafia presenti sul nostro territorio,
    – se non ritiene l’Amministrazione Comunale che la presenza, nella nostra città,
    di beni confiscati alla ‘ndrangheta rappresenta un serio indizio di
    “interessamento” da parte della criminalità organizzata.

    il Capogruppo Consiliare

    Endrio Milano

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