Che bello il marchio di “Punto & Virgola”, la cartoleria di via Guibert, con la caratteristica “e commerciale” che lega le due parole, anticipato da un fiore, che è anche maniglia della porta d’ ingresso. Proprio un fiore questa “Cartoleria-Giocattoli-Idee regalo”.
Da anni vediamo questa pubblicità sul nostro giornale: curiosi, siamo stati a trovare Franca e Ida, titolari dell’esercizio.
Se torniamo indietro di qualche anno, nessun casellese può dimenticare di avere accompagnato i propri figli o nipoti al mattino alla porta della scuola elementare, senza prima aver fatto tappa nel negozio di Giustina, la mamma di Franca.
Chi non è entrato almeno una volta in questa cartoleria, dopo essersi sentito dire dal suo bambino che teneva per mano: “Ho dimenticato la gomma,… sono senza il quaderno,… mi manca la penna.”
Allora, come oggi, Punto &Virgola era ed è la soluzione al problema: negozio aperto alle otto del mattino, immediata soddisfazione del cliente, con grande gioia dei nostri figli.
E quante volte siamo entrati al termine dall’orario di scuola:”Mamma, dobbiamo colorare il disegno che abbiamo fatto in classe e mancano i pastelli !”.
Prontissimo “Punto &Virgola” ci porge una scatola dei famosi “Giotto”.
Come dimenticare carnevale, gioia dei bambini: vetrine stellanti, maschere…costumi…
Franca, da quanto tempo è aperto il vostro negozio ? –
“Lo ha aperto mia mamma Giustina, nel 1985.”
– Chi non è più giovanissimo ricorda con affetto Giustina, la brava titolare di un tempo che ha visto i bambini diventare ragazzi, poi uomini e donne: ci può raccontare un aneddoto della mamma? –
Franca e Ida, si rivolgono lo sguardo quasi a chiedersi chi delle due voglia rispondere.
Entrambe -anche Ida, pur non essendo figlia di Giustina -hanno un sussulto di nostalgia per questa grande mamma e scendono lacrime di commozione e affetto verso chi ha dato tanto a loro ed alla comunità. Preferiamo così soprassedere, le lacrime parlano da sole.
– Come è cambiato il mondo della vendita e della richiesta rispetto ai tempi di Giustina? –
“Cambiato tantissimo.”, prosegue Franca. “La grande distribuzione ha fatto la sua parte, ma noi abbiamo voluto mantenere la qualità assolutamente italiana e privilegiarla, abbiamo mantenuto un rapporto speciale con i clienti e con gli insegnanti, con i quali ci confrontiamo e cerchiamo di soddisfare tutte le loro richieste.”
– Come vi siete rapportate con la scuola e con i ragazzi nel tempo della chiusura delle scuole?-
“ Con la prima chiusura la nostra categoria era fra quelle considerate non indispensabili e pertanto eravamo totalmente chiusi. Tuttavia, non appena autorizzati, abbiamo recapitato al domicilio dei nostri clienti gli ordini che provenivano via telefono o via Watsapp.
Nella seconda chiusura invece, eravamo regolarmente operativi e servivamo comunque tutti. Anche perché, seppure in DAD, la scuola proseguiva.”
I regali più belli sono le persone non le cose e per noi chiacchierare con Ida e Franca è un momento assolutamente piacevole, anche per constatare quanto legame esista fra queste due splendide donne con i clienti: con i bambini gioiosi, con la pazienza nell’ascoltare le richieste più stravaganti. È questa la vera differenza fra il commercio di vicinato e la fredda, asettica grande distribuzione commerciale.
Che bello questo pezzetto di Caselle. Grazie Franca, grazie Ida e… grazie Giustina. Grazie per tutti i sorrisi che avete saputo regalare nel corso di tutti questi anni.
A bimbi e genitori.