Mentre vi sto scrivendo è uscita la tanto attesa biografia di Harry Windsor: non si parla d’altro! Il saggio detto “i panni sporchi si lavano in famiglia” sembra essere finito nel dimenticatoio.
La questione suscita molto interesse perché riguarda la famiglia reale inglese ma la rottura dei rapporti tra consanguinei è un fenomeno molto diffuso, come ci ricorda il detto “parenti serpenti”. Questa situazione però non è molto studiata perché la famiglia viene vista ancora in modo idealizzato. Quando c’è stato un litigio importante all’interno di una famiglia, tanto da portare all’allontanamento di alcuni membri, è causa di vergogna ed imbarazzo. Viene vissuto con disagio il non essere riusciti a mantenere unita una famiglia anche se questo provoca problemi.
La rottura tra i parenti è un fenomeno diffuso in ogni classe sociale, ma lo si tiene nascosto per timore di essere considerati sbagliati, tanto da non riuscirne a parlare neppure con gli amici più intimi. Facendo così però si deve rinunciare a ricevere conforto dalle altre persone.
Perché le famiglie si spezzano? A volte può essere per via di un singolo accadimento. Un solo evento quindi può avere la forza di cambiare tutta una storia precedente. Gli psicologi però sostengono che solitamente un accadimento singolo è solo un fattore scatenante, ma già il terreno per la rottura era stato preparato lentamente in anni e anni. Proprio ieri sera stavo seguendo con curiosità una dei vari talk show dedicati all’uscita del tanto atteso libro di Harry, dove tutti gli intervistati, immagino piuttosto ben pagati, iniziavano velocemente a dare opinioni su ciò che era accaduto alla famiglia Windsor, tanto da indurre il secondogenito a divulgare i segreti della sua famiglia. Nessuno ovviamente aveva potuto leggere in un giorno le 500 pagine della biografia, ma avevano fatto del loro meglio per saperne il più possibile. L’opinione pubblica era divisa tra chi sosteneva che fosse tutta colpa della giovane moglie, che aveva convinto il fragile marito a ribellarsi alla famiglia e a sfruttare la situazione dal punto di vista economico, e chi, al contrario, faceva un’analisi più approfondita, di tipo psicologico, in cui vedeva l’inizio della rottura già nell’infanzia di Harry che, anno per anno, era diventata sempre più incolmabile.
Alla fine, sia i ricchi che i poveri, litigano in famiglia per gli stessi motivi: le eredità, l’arrivo di parenti acquisiti attraverso i matrimoni, le differenze di trattamento e la mancata condivisione di valori. Questo è successo nella famiglia reale, che pare sia stata “trascinata” da tutti questi fattori combinati assieme, ma succede anche nelle famiglie delle persone semplici.
Al giorni d’oggi, inoltre, ci possono essere più cause rispetto ad un tempo per litigare in famiglia. Il lavoro precario, l’invecchiamento della popolazione, la bassa natalità portano più generazioni a vivere contemporaneamente, ma con meno persone in ogni generazione. Ad esempio, una nonna può trovarsi in difficoltà a doversi occupare ancora della sua anziana madre da sola ma allo stesso tempo essere di aiuto al figlio che è appena diventato padre e ha anche difficoltà lavorative. Questo porta stress, sensazione di non poter essere liberi perché si tratta di legami di sangue verso cui si sente obbligo di presenza.
Ci sono situazioni famigliari dove l’unica opzione è la rottura. Ci sono infatti famiglie troppo chiuse, quasi fossero delle sette, che costringono i membri a rimanere imprigionati. Immaginiamo famiglie che non ammettono che i figli frequentino amici, che li scoraggiano in qualunque forma di autonomia per timore di perderli, li spaventano ad affrontare il mondo. Questi figli, se vogliono crescere, devono allontanarsi in modo definitivo in quanto i loro genitori li osteggeranno sempre. Al contrario, esistono famiglie in cui non si sente il senso di appartenenza, ogni componente è libero di fare le proprie scelte: non ha vincoli per il pranzo, l’orario di rientro, dove magari i genitori sono molto coinvolti nella vita lavorativa e nelle loro passioni individuali. In queste famiglie ci si perde poco a poco, lasciando un senso di mancata protezione ed un forte desiderio di cercarla altrove.
Quindi, per mantenere, per quanto possibile, una famiglia per lo meno funzionale, perché perfetta non esiste, bisognerebbe avere una via di mezzo, tra l’aprirsi all’esterno e garantire allo stesso tempo un senso di protezione. Inoltre, anche la famiglia deve adeguarsi ai tempi moderni. Chissà se la famiglia inglese, o le monarchie in generale, iniziassero a trattare tutti i loro figli in modo equo certe rotture scandalose non ci sarebbero. In Italia, già nel 1975 il Diritto di famiglia ha sancito in modo definitivo la fine delle differenze tra i membri della coppia e tra i figli, purtroppo in molte parti del mondo non è ancora così. Nascere secondogeniti in una famiglia monarchica è ancora un gran problema…
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