Durante l’ultimo Consiglio comunale del 26 marzo scorso, il Movimento 5 Stelle ha presentato un’interrogazione avente per oggetto l’area ex Metalchimica di strada Grangiotti. Come si evince dal testo, il Movimento è piuttosto perplesso sia sui tempi di risposta ottenuti dall’Amministrazione comunale, sia sul tipo di risposte ottenute.
Di seguito alcuni stralci del testo, a partire dall’attesa ritenuta eccessiva: “Premesso che in data 27 Dicembre 2017 l’ufficio tecnico ci ha dato risposta riguardante la richiesta di accesso al sito denominato ex-Metalchimica presentata e protocollata in data 30/10/2017”, ed ancora “meramente constatiamo e rileviamo dalla risposta data dall’Ente preposto, arrivata quasi due mesi dopo, in barba anche ai regolamenti che prevedono tempistiche decisamente più brevi”.
Si prosegue con il perché si richiede l’accesso al sito: “La richiesta di accesso è stata da noi motivata dal fatto che il M5S (…) ha la stretta necessità di dover verificare l’effettivo stato del sito in conformità piena della documentazione emessa, sia come attinenza al bando e al successivo contratto stipulato con l’Azienda appaltatrice, in riferimento alla messa in sicurezza.
In particolare la richiesta di accesso è necessaria alla valutazione dello stato dell’arte di un area altamente pericolosa e dichiarata dalle diverse relazioni ufficiali eseguite nel tempo per la presenza di morchie oleose contaminanti, amianto e metalli pesanti che negli anni, infiltrandosi inevitabilmente nel terreno potrebbero anche aver contaminato la falda acquifera”.
Per chiudere con alcune perplessità sulle risposte ottenute: “Ritenendo assolutamente corretto autorizzare l’accesso ai cantieri solo se dotati di DPI, ovvero dei dispositivi di protezione individuale, quali scarpe antinfortunistiche, ecc.. ci chiediamo in primis: se l’area è in sicurezza e il cantiere come stato dichiarato è chiuso, questi DPI non dovrebbero essere prioritari o comunque necessari.
Il dubbio è che forse l’area non è in piena sicurezza o che il cantiere non sia effettivamente concluso e chiuso o vi siano ulteriori motivi a noi non noti, in possibile contrasto in deviazione a quanto eseguito? Sempre per le motivazioni di prima, chiediamo perché non sono accessibili le area occupate da fabbricati ma solo quelle a cielo aperto?”; “Pur sapendo che il sito è di proprietà del Comune e l’autorizzazione alle riprese video e fotografie è a discrezione del proprietario, perché è stata negata? Confidiamo che vi siano motivazioni particolari che impongono queste restrizioni, ma un comune cittadino che legge la risposta data dall’Ente preposto, inevitabilmente qualche domanda se le pone.
Ad esempio, non ci sarà mica qualcosa di diverso da quanto dichiarato in fase di bando e di contratto? Perché questa segretezza? Forse questi lavori non sono stati sufficienti a mettere in sicurezza il sito? Se questo è confermato ci dobbiamo aspettare ulteriori esborsi di soldi pubblici oltre alle notevoli somme già spese, per una ulteriore e già eseguita messa in sicurezza?”.
La risposta del sindaco Luca Baracco in merito: “Non comprendo il perché di tutti questi dubbi da parte del M5S. Ritengo che i tempi di risposta siano corretti, tanto per cominciare. Possono entrare nel sito? Certamente sì, abbiamo solo precisato che dovranno essere accompagnati da un nostro tecnico e dovranno essere dotati di DPI. Perché? Non c’è nessun mistero… Semplicemente, i lavori di bonifica finanziati, correttamente conclusi, prevedevano la rimozione delle coperture in amianto e delle morchie oleose ancora presenti all’interno dell’area.
Il resto dei capannoni non è stato toccato, come previsto, perciò parliamo di strutture abbandonate da decenni. Potrebbe esserci il pericolo di caduta di qualche calcinaccio o il rischio di inciampare, ecco il perché dei DPI. Tutto qui, nessun mistero o segreto”.
Interpellato su quando ci potrebbero essere altri cantieri di messa in sicurezza dell’area, il sindaco ha risposto che “al momento, purtroppo, non sono previsti altri interventi. Servirebbero molti soldi per poter completare la sistemazione di quest’area ed il Comune, ovviamente, non ne ha la disponibilità. Al momento non saprei rispondere sulle tempistiche e servirebbero altri finanziamenti da Enti superiori tramite bandi come già accaduto, bandi che per ora non esistono purtroppo”.