Dopo la “doccia fredda” del lieve aumento (5,9% per aziende ed attività commerciali, 1,7% per le utenze domestiche) della TARI (e forse di addizionale IRPEF e di IMU) di cui si è discusso nell’ultimo Consiglio Comunale del 26 marzo scorso e che sarebbe causato dalla “perdita” del territorio mappanese, almeno una buona notizia per i cittadini è arrivata. Infatti, sempre nel medesimo Consiglio Comunale è stata approvata la Delibera di Consiglio n.7 dove si è deciso di non ritoccare anche per quest’anno le tariffe per i servizi a domanda individuale, una scelta politica che ricade, questa sì, in toto sul Comune.
La decisione di continuare a non aumentare i costi per l’utenza è dovuta anche al fatto che, così si legge nella delibera, l’”Ente, sulla base dei parametri rilevati dall’ultimo consuntivo approvato, non risulta nelle condizioni che determinano la situazione strutturalmente deficitaria”: in poche parole non è in passivo.
Sotto la voce “servizi pubblici a domanda individuale”, a Caselle si trovano tutti i servizi scolastici (l’asilo nido, i centri estivi, i servizi di pre- e post-scuola, le mense scolastiche, il servizio scuolabus), i soggiorni estivi, le palestre comunali, i mercati e le fiere, i parchimetri e la pesa pubblica, l’uso della Sala Cervi e di altri locali (in maniera saltuaria) istituzionali per attività culturali e/o sociali.
Si confermano la gratuità, prevista in realtà dalla L.R. n.28/2007, per la fornitura dei libri di testo nella Scuola Primaria e l’assistenza ed il trasporto degli allievi disabili.
La medesima legge regionale prevede l’utilizzo dell’ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) per stabilire la contribuzione dell’utente in base alle rispettive condizioni economiche.
Ma il “fantasma” di Mappano aleggia anche in questa delibera, dove, giustamente, si dice che “sono equiparati ai residenti di Caselle coloro che, pur essendo residenti nel nuovo Comune di Mappano (ex frazione Mappano di Caselle), fruiscono di servizi cui erano iscritti prima della costituzione del Comune di Mappano e fino alla conclusione del ciclo del servizio stesso (es. fino ai tre anni per l’asilo Nido, fino ai 6 anni per la scuola dell’Infanzia ecc)”.
La delibera è stata approvata con i soli voti della maggioranza, visto che i cinque consiglieri di minoranza si sono astenuti.
Il breve commento del sindaco Luca Baracco: “Anche per quest’anno abbiamo deciso di non aumentare le tariffe dei servizi a domanda individuale, una scelta politica consentita anche dallo stato dei conti comunali. Desidero ricordare che la TARI è una tassa e non una tariffa. Come già detto in varie occasioni, contiamo comunque come Amministrazione di far sì che l’aumento della TARI venga già, per così dire, “riassorbito” il prossimo anno, vista anche la partenza della tariffazione puntuale della raccolta rifiuti”.