Il saluto di Don Balocco

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Domenica 16 settembre, al Palatenda di Caselle, si è svolta la tradizionale celebrazione della Santa Messa assieme a tutte le associazioni casellesi. Al termine della funzione religiosa, una breve cerimonia per la consegna del riconoscimento della cittadinanza onoraria a Don Giovanni Balocco.

La cittadinanza onoraria a Don Balocco è la prima ad essere assegnata secondo il “Regolamento per il conferimento della cittadinanza onoraria e delle civiche benemerenze”, approvato dal Consiglio Comunale nel 2015.

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La motivazione che accompagna il conferimento, letta dal sindaco Baracco durante la cerimonia, così recita: “per i contatti fecondi nell’ambito della vita civile e sociale della comunità casellese, sempre condotti con molta discrezione e delicatezza, applicando la capacità innata di accompagnare il prossimo nei momenti sereni e tristi della vita, di infondere gioia e incoraggiare tutti, a seconda delle circostanze”.

La targa e la pergamena che simboleggiano l’onorificenza sono stati consegnati congiuntamente dal sindaco Baracco e dal consigliere di minoranza Roberto Giampietro, a simboleggiare l’unanimità che ha accompagnato la decisione del conferimento.

Don Balocco ha ringraziato tutti, per l’onore ricevuto, e si è accomiatato, con l’usuale arguzia che lo contraddistingue, usando le stesse parole usate dal Manzoni per chiudere il romanzo de I Promessi Sposi: “La quale (ndr: storia), se non v’è dispiaciuta affatto, vogliatene bene a chi l’ha scritta, ed anche un pochino a chi l’ha raccomodata. Ma se in vece fossimo riusciti ad annoiarvi, credete che non s’è fatto apposta.”

 

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