
Cos’è una cabina primaria. Le cabine primarie sono le installazioni elettriche poste al confine fra la rete di alta tensione (in Italia, di competenza Terna) e le reti di distribuzione in media tensione (di competenza, nella maggior parte dei comuni italiani, di E-Distribuzione, società del gruppo ENEL). Nelle cabine primarie avviene la trasformazione dell’energia elettrica da alta a media tensione, mentre nelle cabine secondarie viene operata quella da media a bassa tensione. Le cabine primarie sono poste, nel territorio extraurbano, a distanze dell’ordine di una decina di km una dall’altra, mentre le cabine secondarie a distanze dell’ordine del centinaio di metri.
A Caselle Torinese, per intendersi, le cabine secondarie sono circa 120; non sono invece presenti cabine primarie. Le linee in media tensione che alimentano le cabine secondarie di Caselle fanno infatti capo a due cabine primarie, poste rispettivamente a Venaria e a Ciriè.
Perchè ora una cabina primaria a Caselle. La necessità o meno di una cabina primaria dipende dalla densità dei carichi elettrici attesi. Se vi è richiesta di un ingente valore di potenza che non può essere veicolato dalla rete di media tensione esistente, la società elettrica mette in programma la realizzazione di una nuova cabina primaria. Questo è quanto accaduto a Caselle per l’insediamento sulle Aree ATA. La SATAC, società privata titolare del progetto, aveva quantificato in 30 Megawatt la potenza elettrica necessaria al nuovo polo commerciale. E-Distribuzione ha preso in carico tale richiesta e, nel 2016, ha confermato la necessità di realizzare una nuova cabina primaria, per la quale ha avviato, a marzo 2018, il processo autorizzativo presso la Regione Piemonte. Processo autorizzativo portato a termine con il rilascio dell’autorizzazione, avvenuto con determina del dirigente regionale in data 6 agosto 2018.
Così ora recita il Piano di Sviluppo 2019-2021 di E-Distribuzione: La nuova Cabina Primaria “Caselle” sarà realizzata in prossimità dell’aeroporto internazionale “Sandro Pertini” nel Comune di Caselle Torinese per potenziare la rete e migliorare lo standard del servizio elettrico dell’area, consentendo di soddisfare le richieste di forniture legate ai nuovi insediamenti commerciali e di servizi in fase di realizzazione in prossimità dell’aeroporto. L’impianto sarà collegato in entra-esci sulla linea AT a 132 kV T.571 “Ciriè – Venaria”.
Dove è prevista la nuova cabina. La posizione individuata, al confine con il comune di San Maurizio, tiene conto delle nuove viabilità connesse alla realizzazione del COM, che i progettisti hanno pensato di sfruttare per la stesura dei cavidotti per i cavi MT diretti verso l’area aeroportuale. L’area individuata, attualmente ad uso agricolo, è un lotto di terreno a forma rettangolare, di circa 5.000 metri quadrati, che confinerebbe sul lato lungo con il previsto prolungamento di via alle Fabbriche in direzione della ex SP2.
Nella figura l’estratto planimetrico con in rosso e la lettera A l’area individuata. Nella fotografia l’area ora a prato, poco distante da Metalchimica.


E se il COM non si facesse più? Se la nuova cabina è giustificata dal nuovo carico elettrico costituito dal parco commerciale, se quello non si facesse più, anche la costruzione della nuova cabina primaria verrebbe meno? Bella domanda, del tutto legittima. Ma la risposta non è così scontata. La società elettrica potrebbe decidere di andare avanti comunque, se, come sembra, una nuova cabina primaria posta fra Caselle e San Maurizio farebbe comunque comodo per ridurre la lunghezza delle dorsali MT presenti sul territorio e migliorare l’affidabilità di un’utenza strategica come l’aeroporto. Si tenga inoltre conto che le moderne cabine primarie sono modulari e possono essere dotate di taglie di trasformatori scalabili nel tempo. Un problema potrebbe essere invece se, assieme al COM, slittasse anche la realizzazione del prolungamento e raccordo di via alle Fabbriche con la ex SP2, essendo l’opera in carico a SATAC; in tal caso il sito ora ipotizzato per la cabina primaria rimarrebbe appeso al nulla. Qualche diverso ragionamento in tal caso andrebbe fatto.
