Ragazzi, abbiamo vinto. Caselle futura ha vinto.

Siamo riusciti a far passare un messaggio allegro e di speranza che è stato colto da tanti casellesi, fiduciosi che un futuro alternativo ci può essere.

Ed abbiamo ragione noi. Non ci siamo piegati alle lobby che comandano, non abbiamo rischiato nemmeno un po’, promettendo (o dando) in cambio di voti. Siamo stati onesti e sinceri. Rappresentiamo la parte bella di Caselle, quella che non si arrende al brutto che invece tanto piace a certuni.

Poi gli altri sogghignano, tirano il classico sospiro di sollievo per lo scampato pericolo. Pensate a quanti interessi sarebbero andati persi se le cose non fossero andate in un certo modo.

E parlano di “foglia che non si muove se una certa persona non voglia”, ed arrivano a citare il conte di Montecristo… beh facciano attenzione a non trovarsi in un altro romanzo francese non di Dumas ma di Hugo, ben più cupo: I Miserabili. Sottile è la linea tra l’essere “i favoriti” ed il cadere in disgrazia.

Noi parliamo di progetti, di futuro e di bellezza per la nostra città. Gli altri parlano solo di reati, cavilli e sentenze più o meno gravi.

Il nostro è un messaggio troppo innovativo per una città che vuole rimanere fissa nei suoi interessi? Probabilmente sì, ma non importa se ancora adesso a quasi un mese dalle elezioni, molte, moltissime persone ancora ci esprimono un rammarico ed una sincera incredulità per quanto accaduto. Misteriosamente, sono addirittura di più degli effettivi voti presi.

Tra qualche anno anche questo mistero sarà svelato, forse, e speriamo che Caselle non abbia completato il suo percorso autodistruttivo.

Qualche parola sul primo Consiglio comunale del nuovo corso. È stato il più surreale mai visto. Delibere piene di errori, maggioranza con evidenti problemi, gente con molti voti cui non è stato dato alcun incarico, altri con pochi voti o sconosciuti ai più sono diventati assessore; i classici insulti alla minoranza provenienti da un nuovo consigliere di maggioranza; ma soprattutto le dimissioni del più votato, che ha fatto da traino a tutta la sua lista.

Alle domande precise, da parte di tutta l’opposizione, le risposte non sono arrivate. Eppure sarebbe stato facile rispondere con un sì o con un no. Poi si lamentano se la gente non va a votare. Come dare fiducia agli eletti, quando poi vi sono dei seri dubbi sulla legittimità delle elezioni e del Consiglio comunale? “Non voto perché tanto non cambia nulla” è una frase che si sente spesso. A Caselle invece è diventata “Non voto perché non voglio che cambi nulla”: al di là di eventuali interventi di Enti superiori, la volontà dei cittadini è stata calpestata in modo evidente. E questo fa male, perché i veri sconfitti di queste elezioni sono proprio i cittadini.

Gruppo Caselle Futura

Dott. Andrea Fontana

Roberto Giampietro

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