Qualcosa non quadra

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Sono sempre di più, negli ultimi mesi, le segnalazioni di episodi spiacevoli. Episodi di bullismo, come quello del Palatenda ai danni di un quindicenne. Oppure quello ai danni di una Signora che alcuni ragazzotti hanno più volte tentato di far cadere, proprio davanti al Municipio, in pieno giorno, un sabato pomeriggio.

Possibile che non ci si possa sentire sicuri in pieno centro? Erano le 18.30, e con i negozi chiusi (come spesso avviene ormai di sabato) era comunque tutto deserto. Questa è la città che vogliamo? La famosa città della gentilezza?

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Siamo tutti d’accordo che l’educazione deve partire in primis dalle famiglie, ma il controllo del territorio spetta alle autorità competenti. È la certezza dell’impunità a rendere più forti certe persone. Atti vandalici, schiamazzi notturni, fuochi artificiali quasi ogni sera, auto danneggiate, piccoli furti. Gesti antipatici commessi tutti con la spavalderia di chi sa che tanto non accadrà nulla. Se vai a denunciare ti dicono che è meglio lasciar perdere, perché “poi quelli si arrabbiano ancora di più”. E allora il comune cittadino cosa deve fare per vivere tranquillamente la propria città? Caselle non deve diventare come quelle zone di Torino abbandonate a se stesse. Siamo vicini ad un punto di non ritorno che mai ci saremmo aspettati, alcuni anni fa. Eppure ci siamo. E dispiace per quanti hanno deciso di venire a vivere qui pensando di trovare un ambiente tranquillo. Non è più così. Anni di lassismo hanno portato a questo.

Una città diventata sempre più trascurata, in degrado, con poco da offrire, sia in termini di opportunità sia in termini di bellezza, non può che finire in questo triste baratro.

Dall’ultimo Consiglio Comunale abbiamo poi appreso che aumenterà la Tassa Rifiuti, di circa un 10 per cento o poco meno, sempre secondo i loro calcoli. Anche qui, dunque, niente di nuovo. Paghiamo sempre di più un servizio che definire lacunoso è un eufemismo. Perché ricordiamoci che in quella cifra è compresa anche la pulizia delle strade, ad esempio. Che è pure peggiorata, qualora fosse possibile.

Poi riguardo al centro storico e la chiusura delle scuole. Il Sindaco sostiene che sarà in pratica un bene per il centro e per il commercio, perché nella vecchia scuola verranno piazzati servizi e non si capisce ancora bene cos’altro. Ora, utilizzare artifici linguistici per salvarsi la faccia ci può anche stare, ma si abbia la decenza di non prendere per i fondelli i cittadini. Infatti alla domanda: “Su quali studi si basa la sua affermazione che vi sarà un aumento di clientela per il commercio e per il centro storico?” il Sindaco ha fatto una eloquente scena muta. Parole al vento, senza basi, senza pudore, sperando di farla franca anche stavolta. La vecchia scuola per cambiare destinazione d’uso andrà ristrutturata, e non ci sono nemmeno i preventivi:  ci andranno anni. E basterebbe questo a porre la parola fine su tutta la discussione, per chi vuole capire.

Dott. Andrea Fontana

Caselle Futura

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