Torna ad essere montato, e visitabile, il presepe meccanico di Filiberto Martinetto, il patron dell’omonimo gruppo industriale, che comprende la Filmar di Caselle e la Remmert di San Maurizio. Gli abbiamo rivolto qualche domanda.
Come è nato questo interesse per il presepe?
Il presepe fin da piccolo mi ha sempre affascinato. Poi, da grande, tanti anni fa ho avuto l’occasione di conoscere il maestro Giovanni Blanda. Lo chiamo maestro perché la sua capacità artigianale di costruire statuine, tutte fatte a mano e tutti pezzi unici, è una vera e propria arte. La sua attività, iniziata come hobby, ha poi coinvolto tutta la famiglia Blanda. In particolare, c’è il figlio Mimmo che sta portando avanti la bottega, dato che Giovanni di recente è venuto a mancare.
Perché si parla di presepe animato? Il tuo come è composto?
Le statuine, che sono alte circa 20 cm, come da tradizione del presepe napoletano raffigurano persone impegnate in attività lavorative, ognuna con le attrezzature tipiche del suo mestiere. La rappresentazione non è statica, perché ogni statuina nasconde al suo interno una motorizzazione elettrica, che ne consente l’animazione. Sono statuine alquanto costose, e io ne acquistavo una all’anno, in maniera da ampliare man mano la rappresentazione. Ne ho collezionate circa una trentina, fra cui ovviamente non poteva mancare l’operatrice al telaio impegnata nella tessitura.
Tutti gli anni questo presepe viene montato?
Purtroppo no, in quanto il montaggio completo è un lavoro non da poco. Il cablaggio elettrico è complesso, come pure l’impianto idraulico per avere l’acqua vera che scorre nel ruscello e alimenta il laghetto. Qualche anno fa è stato montato a Caselle, ai Battuti, grazie alla collaborazione col gruppo di Vittorio Mosca. Quest’anno sono molto contento di essere riuscito, d’intesa con le mie figlie, a farlo montare nel soppalco interno alla Nastrineria, in maniera che sia visitabile da tutti i clienti del locale per tutto il periodo natalizio.
Complimenti. Bellissima idea. È bello pensare ad un presepe intinerante. Chissà che il prossimo anno potremo vederlo all’interno dell’aeroporto. Sarebbe una bella visibilità per Caselle e per la Filmar.