2017 “Anno dei Borghi”
Avrete notato che ogni nuovo anno che arriva, è l’anno di “qualcosa”. Il 2016, ad esempio, era “l’anno dei cammini”. Non sappiamo quanto questo sia servito ad incrementare in Italia il recupero e l’utilizzo dei sentieri. Probabilmente a molti il messaggio non è neanche arrivato; problema di comunicazione, e in questo molto potremmo fare di più, noi giornali del territorio.
Venendo al 2017, il 15 febbraio scorso il ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini ha avviato con un convegno a Roma il 2017 Anno dei Borghi. Il Progetto, sostenuto, oltre che dal Ministero, da 18 Regioni, da Enit e dalle associazione dei borghi, è funzionale a quanto previsto dal Piano Strategico del Turismo 2017-22, che si pone come obiettivo il rinnovamento e l’ampliamento dell’offerta turistica, la valorizzazione di nuove mete e la creazione di occupazione.
A cooperare con l’iniziativa è stata chiamata anche l’UNPLI, l’organizzazione che associa le Pro Loco italiane.
I borghi più belli d’Italia
Ma cosa sono i borghi? Sono quei piccoli nuclei abitati, costituenti un comune ma a volte anche singole frazioni, che, trovandosi al di fuori dei principali circuiti turistici, rischiano, nonostante il valore paesaggistico e storico, di essere dimenticati, con conseguente degrado, spopolamento e abbandono. Per contrastare questo destino, si era giĂ mossa una quindicina d’anni fa l’ANCI, l’associazione dei comuni italiani. Su suo impulso, si era costituito, nel 2011, un circuito denominato I borghi piĂą belli d’Italia. Tale circuito, gestito da un’associazione di natura privata, seleziona le candidature, provenienti dalle amministrazioni comunali che ritengono di avere al proprio interno un borgo da valorizzare. I criteri di ammissione all’associazione rispondono ai seguenti requisiti: integritĂ del tessuto urbano, armonia architettonica, vivibilitĂ del borgo, qualitĂ artistico-storica del patrimonio edilizio pubblico e privato, servizi al cittadino.
Ad avere passato l’esame, e a potersi quindi utilizzare il logo dell’associazione, sono ad oggi 268 borghi. Fra essi, ahimè, Amatrice, distrutta dal terremoto del 24 agosto 2016.
Borghi e giornali di Pro Loco
Noi come GEPLI abbiamo censito una settantina di giornali di Pro Loco. Molti di questi, sono presenti non in cittĂ , ma in paesi di piĂą ridotte dimensioni, che rientrano nella definizione di borgo.
Quattro fra loro appartengono al circuito dei Borghi più belli d’Italia: in Liguria Triora (giornale “Le stagioni di Triora”), in Abruzzo Castel del Monte (giornale “Problemi”) e Opi (giornale “Il borghetto”), in Sicilia Castroreale (giornale “Artemisia).
L’aver scelto Castroreale, come sede del convegno GEPLI del 2017, e lo spazio dedicato all’argomento su questo giornale, è il nostro concreto contributo all’Anno dei Borghi.