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sabato, Febbraio 8, 2025

    L’Italia dei borghi

    2017 “Anno dei Borghi”

    Avrete notato che ogni nuovo anno che arriva, è l’anno di “qualcosa”. Il 2016, ad esempio, era “l’anno dei cammini”. Non sappiamo quanto questo sia servito ad incrementare in Italia il recupero e l’utilizzo dei sentieri. Probabilmente a molti il messaggio non è neanche arrivato; problema di comunicazione, e in questo molto potremmo fare di più, noi giornali del territorio.

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    Venendo al 2017, il 15 febbraio scorso il ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini ha avviato con un convegno a Roma il 2017 Anno dei Borghi.  Il Progetto, sostenuto, oltre che dal Ministero, da 18 Regioni, da Enit e dalle associazione dei borghi, è funzionale a quanto previsto dal Piano Strategico del Turismo 2017-22, che si pone come obiettivo il rinnovamento e l’ampliamento dell’offerta turistica, la valorizzazione di nuove mete  e la creazione di occupazione.

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    A cooperare con l’iniziativa è stata chiamata anche l’UNPLI, l’organizzazione che associa le Pro Loco italiane.

    I borghi più belli d’Italia

    Ma cosa sono i borghi? Sono quei piccoli nuclei abitati, costituenti un comune ma a volte anche singole frazioni, che, trovandosi al di fuori dei principali circuiti turistici, rischiano, nonostante il valore paesaggistico e storico, di essere dimenticati, con conseguente degrado, spopolamento e abbandono. Per contrastare questo destino, si era già mossa una quindicina d’anni fa l’ANCI, l’associazione dei comuni italiani. Su suo impulso, si era costituito, nel 2011, un circuito denominato I borghi più belli d’Italia. Tale circuito, gestito da un’associazione di natura privata, seleziona le candidature, provenienti dalle amministrazioni comunali che ritengono di avere al proprio interno un borgo da valorizzare. I criteri di ammissione all’associazione rispondono ai seguenti requisiti: integrità del tessuto urbano, armonia architettonica, vivibilità del borgo, qualità artistico-storica del patrimonio edilizio pubblico e privato, servizi al cittadino.

    Ad avere passato l’esame, e a potersi quindi utilizzare il logo dell’associazione, sono ad oggi 268 borghi. Fra essi, ahimè, Amatrice, distrutta dal terremoto del 24 agosto 2016.

     

    Borghi e giornali di Pro Loco

    Noi come GEPLI abbiamo censito una settantina di giornali di Pro Loco. Molti di questi, sono presenti non in città, ma in paesi di più ridotte dimensioni, che rientrano nella definizione di borgo.

    Quattro fra loro appartengono al circuito dei Borghi più belli d’Italia: in Liguria Triora (giornale “Le stagioni di Triora”), in Abruzzo Castel del Monte (giornale “Problemi”) e Opi (giornale “Il borghetto”), in Sicilia Castroreale (giornale “Artemisia).

    L’aver scelto Castroreale, come sede del convegno GEPLI del 2017, e lo spazio dedicato all’argomento su questo giornale, è il nostro concreto contributo all’Anno dei Borghi.

     

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    Paolo Ribaldone
    Paolo Ribaldone
    Dopo una vita dedicata ad Ampere e Kilovolt, ora dà una mano a Cose Nostre

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