Il 18 settembre scorso si è, finalmente, tenuto il tanto atteso e tanto richiesto Consiglio Comunale aperto alla presenza di SAGAT per poter discutere dell’annoso problema del cosiddetto “vortex strike”, ossia, detto in parole povere, le tegole che vengono sollevate, in particolari condizioni, dal passaggio degli aeromobili.
Un appuntamento tanto atteso e, forse, troppo carico di aspettative che, a detta delle opposizioni, sono andate quasi tutte deluse.
Le parole del sindaco Luca Baracco: “Come già detto a luglio alle opposizioni, non era sufficiente invitare SAGAT per risolvere tutte le questioni: ci sono problemi diversi che necessitano quindi di interlocutori diversi e di soluzioni diverse. Per esempio, SAGAT non è l’interlocutore giusto per il problema tegole, ma bisogna, di volta in volta, individuare la compagnia aerea cui appartiene il vettore responsabile.
Grazie ai buoni rapporti esistenti, tutti insieme (Comune, Regione, SAGAT, Leonardo) abbiamo deciso di lavorare a questo Protocollo d’Intesa per provare a mitigare l’impatto economico della messa in sicurezza dei tetti. E’ il primo caso in Italia, un esperimento e gli altri Comuni aeroportuali guardano a noi per capire se funzionerà o no. La cifra che si metterà è insufficiente? Molto probabile ma, come già detto, è un primo esperimento con soggetti che, oltretutto, non sono direttamente responsabili del fenomeno e del danno conseguente.
SAGAT è invece l’interlocutore giusto per la questione inquinamento acustico che comunque, come ci hanno mostrato, è sotto controllo e non è aumentato all’aumentare dei voli in transito. Come ci hanno detto, per l’azienda è molto importante l’aspetto del controllo dell’inquinamento acustico e dell’aria e si sono mostrati degli interlocutori sensibili negli anni.
Comunque anche le varie Amministrazioni Comunali che si sono succedute hanno sempre avuto un livello d’attenzione alto nei confronti dell’eventuale inquinamento, senza dimenticarsi però che l’aeroporto è anche una risorsa e non solo un problema. Per esempio, Arpa ci ha seguito diverse campagne di monitoraggio della qualità dell’aria nel corso degli anni. In conclusione, secondo me è stato un incontro pubblico utile, ma, ripeto, le opposizioni hanno, parzialmente, sbagliato interlocutore”.
La dichiarazione in merito del Movimento 5 Stelle: “Siamo alla fine del 2017 e continuiamo a parlare delle stesse cose, proposte sulla carta ma nessuna concretezza.
I cittadini, non solo non hanno visto un euro per risolvere il loro problema, ma non hanno neanche previsioni su cosa si potrà fare. Abbiamo partecipato fiduciosi al Consiglio Comunale Aperto con SAGAT, ma non è stato così. Vediamo il perché. SAGAT mette 20 mila € all’anno per tre anni che a dire il vero sono briciole, ma in Consiglio Comunale apprendiamo che sarebbe disposta a mettere di più: basta che il Comune gli dica quanto mettere e loro sono disponibili a finanziare il fondo.
Sempre in Consiglio apprendiamo che SAGAT non è responsabile della caduta delle tegole, perché loro prendono in carico l’aeromobile quando atterra, rimandando a Enav o Enac la competenza. La domanda che sorge spontanea è: “Dobbiamo indire un Consiglio Comunale per apprendere che la responsabilità non è di SAGAT? Organizzare un Consiglio Comunale congiunto con rappresentanti di Enac e Enav è chiedere troppo? O piuttosto non si voleva mettere in difficoltà i rappresentanti.
I Casellesi tutti, ma soprattutto quelli che hanno il problema nel cono di atterraggio dell’aereo hanno perso un’opportunità. È stato un Consiglio Comunale inutile; abbiamo speso dei soldi dei cittadini inutilmente senza raggiungere nessun obiettivo. Noi ci sentiamo presi in giro. Sembra che in questo Comune non si possano mai risolvere i problemi dei cittadini. Della nascita del fondo comune se ne parla da moltissimo tempo, ma durante il C.C. Il Sindaco ha sottolineato che ci vogliono i tempi tecnici per poterlo istituire. Ci chiediamo quanto tempo passerà ancora? Abbiamo proposto un tavolo congiunto di lavoro per sviscerare e risolvere questo annoso problema. Attendiamo la costituzione della Commissione dedicata nella speranza che i tempi tecnici non siano biblici”.
Il commento di Alessandro Favero, consigliere comunale del centrodestra: “Il nostro intento a seguito di un tavolo tecnico è di portare dei nuovi contenuti al Protocollo d’Intesa mirati a rafforzarne l’effettiva applicazione e un adeguato ammontare degli importi stanziati, soffermandosi anche su eventuali metodologie per ridurre l’impatto aeroportuale sul concentrico di Caselle”.