Meglio tardi che mai. La nuova rusgia di Cameri era lì, non distante da noi, in una cittadina con cui Caselle Torinese, ha, peraltro, per vicende aeronautiche, non pochi contatti.
La nuova rusgia, per intenderci, è il giornale della Pro Loco di Cameri. Una testata, fra l’altro, neanche novellina, dato che la prima uscita risale al 2008. Fra le le decine di giornali di pro loco scovati per tutta Italia, ed invitati a Caselle per il loro primo raduno a marzo 2012, quello di Cameri ci era “sfuggito”. Ma, per l’appunto, meglio tardi che mai.
Da Caselle a Cameri, andata e ritorno
Storie di canali.
Meglio tardi che mai, così esordisce il riquadro di apertura di questo numero di “Piazze Amiche”. Un contatto che si è avviato solo da pochi mesi, quando come GEPLI abbiamo scoperto dell’esistenza di questo giornale,
La Nuova Rusgia, un trimestrale edito dalla Pro Loco di Cameri, di cui spieghiamo subito il significato del nome. La rusgia, in dialetto novarese, è quella che da noi è chiamata bealera, o in italiano, “roggia”. La rusgia attraversa, dall’intorno del 1200, l’abitato di Cameri, con un percorso ad anello, in parte a cielo aperto, in parte tombato.
Così come, a Caselle, il canale dei mulini: nel nostro caso, più tombato che a cielo aperto, ahimè. Maggiore affetto dimostrano i cameresi, se hanno mantenuto in bella vista il canale; non solo, l’hanno anche ricordato nella scelta del nome per il giornale del posto. Oltre che per l’approvvigionamento idraulico, a Cameri la roggia svolgeva nei secoli passati anche funzione di lavatoio, dato che lungo il suo percorso ne erano posti almeno una decina ove era possibile fare il bucato.
Piazza Dante Alighieri.
E’ dunque la Piazza Amica di questo numero. Di forma bislunga, lì si affaccia il municipio. Proprio di fronte, la gesa granda, come i cameresi chiamano la loro chiesa parrocchiale, dedicata a San Michele Arcangelo. La chiesa venne costruita tra il 1845 a il 1852, come ampliamento di precedente edificio del XVI secolo. Sulla stessa piazza Dante, di fianco all’altra, si affaccia la chiesa del Santissimo Sacramento, per i cameresi la gesa di russ.
Cameri in cifre.
Distante 7 km dal centro di Novara, il territorio comunale di Cameri confina con la provincia di Milano, col fiume Ticino a segnarne il confine. Assieme ad altri 11 comuni, Cameri fa parte del Parco piemontese del Ticino. Come numero di abitanti, con i suoi circa 11.000 residenti Cameri ora non dista più molto da Caselle, scesa a 14.000 dopo l’amputazione mappanese.
Un ospite illustre.
Oscar Luigi Scalfaro, nono presidente della Repubblica italiana, mancato nel 2012, è ospitato nel cimitero cittadino.
Bande musicali e cori.
Se Caselle è orgogliosa della sua banda musicale, la Novella, stesso discorso vale per Cameri, che ha la Banda musicale Margherita, con circa 50 elementi. Fondata nel 1896 come Società Filarmonica Cattolica Santa Cecilia, prese il nome dal circolo Margherita di Savoia ove venne poi spostata la sede. Di più recente storia a Cameri il Coro Scricciolo, nato nel 1980 per accompagnare funzioni religiose e fare concerti di beneficenza.
Il Palio degli Asini.
Altra coincidenza con Caselle, il periodo della festa patronale, che cade anche a Cameri a metà settembre. I festeggiamenti della patronale si chiudono nella cittadina novarese con il Palio degli Asini (in dialetto camerese, al grand prix da Cambra). Nella manifestazione, partita in forma organizzata nel 1987, si scontrano i quattro rioni Aquila, Cavallo, Pantera e Serpente. L’organizzazione della manifestazione è affidata alla Pro Loco, che ha avuto quest’anno la soddisfazione di essere invitata a presenziare come ospite al celebre Palio degli Asini di Alba.
Città di aeroporto.
L’Aeroporto Militare di Cameri viene costruito nel 1909 grazie all’iniziativa dell’ingegnere francese Clovis Thouvenot. Nell’area si insediano le Officine Gabardini, con annessa scuola di volo, poi diventate CANSA – Costruzioni Aeronautiche Novaresi Società Anonima. Il 18 maggio 1939 si reca in visita alle officine Benito Mussolini; recatosi nel pomeriggio in paese, il duce partecipa alla posa della prima pietra della Casa Littoria dedicata a Costanzo Ciano. Durante la seconda guerra mondiale, dopo l’8 settembre 1943, l’aeroporto viene occupato dai tedeschi che cercano di potenziarne la struttura iniziando la costruzione di due nuove piste in cemento. L’aeroporto utilizzato dalla Luftwaffe viene dalla stessa fatto saltare ad aprile 1945. Nel dopoguerra comincia la ricostruzione che porterà la base aerea ad ospitare diversi reparti, tra i quali la pattuglia acrobatica dei Lanceri Neri e, dal 1967 al 1999, il 53º Stormo Caccia. Oggi l’aeroporto di Cameri è sede del 1º RMV (Reparto Manutenzione Velivoli) che si occupa della manutenzione dei Panavia Tornado e degli Eurofighter Typhoon. L’aeroporto è inoltre utilizzato come base d’appoggio per il collaudo degli elicotteri Agusta.
Gorgonzola.
Se a Caselle Torinese il prodotto simbolo del territorio è il salame di turgia, per Cameri parliamo invece di gorgonzola. Qui il dialetto contempla anche una distinzione di genere, tra ‘la’ Gorgonzola (dolce, cremosa) e ‘il’ Gorgonzola piccante, a pasta più compatta e, insomma, più ‘maschio’. Entrambi i prodotti li potete trovare allo spaccio della Latteria Sociale di Cameri, che raccoglie il latte degli allevatori del territorio e ha da poco compiuto i cent’anni di vita, essendo nata nel 1914. La Sagra del gorgonzola, giunta quest’anno alla trentesima edizione, si tiene nella cittadina novarese nel mese di maggio.