Il fatto di essere stato frazione di più Comuni, ha lasciato in dote al nuovo Comune di Mappano anche un problema di toponomastica: vie con lo stesso nome in zone diverse della cittadina.
Sei le coppie di vie con la stessa denominazione, sei le vie che andranno, ovviamente, rinominate: via Leonardo da Vinci esiste nel territorio ex Caselle ed ex Leìnì, via Enrico Fermi ex Leinì ed ex Borgaro, via Galileo Galilei esisteva su Borgaro e su Leinì, via Tiziano Vecellio sia nella zona casellese che in quella borgarese, via Alessandro Volta ex Borgaro ed ex Leinì, infine via Mappano a Caselle e Borgaro.
Di questo parla la Delibera di Giunta n.22 del 21 novembre scorso: “Proposta al Consiglio Comunale – Linee di indirizzo per intitolazione vie da rinominare”.
Nel testo si richiama l’art.41 del regolamento anagrafico della popolazione residente (DPR 30/05/1989, n.223) che dispone: “Ogni area di circolazione deve avere una propria distinta denominazione”, dove per area di circolazione si intende “ogni spazio (piazza, piazzale, via, viale, vicolo, largo e simili) del suolo pubblico o aperto al pubblico destinato alla viabilità”.
Sempre il suddetto articolo stabilisce che, naturalmente, “nell’ambito del territorio comunale non può essere attribuita una stessa denominazione ad aree di circolazione dello stesso tipo”.
La Giunta stabilisce che “per determinare le vie a cui cambiare nome dovranno essere tenuti in considerazione sia il numero di residenti sia la tipologia delle attività economiche presenti, al fine di ridurre i disagi, diretti e indiretti, a cui i cittadini e le imprese dovranno sottostare”.
Sulla scelta dei nomi per le intitolazioni, “sarebbe auspicabile che tale necessità si rivelasse anche un’opportunità per invertire una tradizione discriminatoria, in termine di genere, diffusa in Italia e particolarmente evidente nel nostro Comune”.
Infatti nel Comune di Mappano, non esiste una strada o piazza intitolata a donne. In conclusione della delibera, la Giunta ritiene di proporre al Consiglio Comunale di impartire alla Giunta stessa due indirizzi per l’intitolazione delle vie che sia andranno a rinominare: scegliere le vie che comporteranno minor disagio a cittadini e imprese; intitolare le nuove vie a donne che “a livello locale, nazionale e internazionale, rappresentino, per le azioni compiute nella loro vita, valori coerenti con i principi fondanti della Costituzione della Repubblica Italiana”.
La dichiarazione in merito dell’assessore alla Viabilità Massimo Tornabene: “Il cambio di denominazione dovrebbe avvenire nell’arco di qualche mese.
Al momento stiamo valutando quali sarebbero le soluzioni migliori per arrecare meno disagio possibile, posto che non possiamo farne a meno per ovvi motivi: per legge non ci possono essere due vie con lo stesso nome nello stesso Comune.
Mentre per i privati cittadini i costi ed i disagi di un cambio d’indirizzo sono più facilmente preventivabili e contenuti, stiamo cercando di quantificare le stesse cose per le imprese dove il ragionamento è più complicato. Per quanto riguarda la scelta dei nominativi da dare alle vie, abbiamo scelto come Amministrazione un percorso partecipato, tanto è vero che il comitato di donne mappanesi (quello che organizza ogni anno la Giornata contro la violenza sulle donne) ci ha già presentato una rosa di proposte.
Ci attendiamo altri suggerimenti dai cittadini, con l’unico discrimine di quanto indicato in delibera, ovvero che siano personalità femminili che rappresentino la coerenza con la nostra Costituzione.
Formalmente, la decisione finale toccherà alla Giunta, ma questa ratificherà le decisioni che prenderemo, dopo un ampio confronto, in Commissione Territorio (che io presiedo)”.