L’avvio dei lavori.
Risale al 29 settembre scorso la consegna formale dei lavori, dalla società di committenza regionale SCR al raggruppamento di imprese vincitore della gara d’appalto.
Un cantiere complesso, per i suoi sviluppi nello spazio (i quasi 3 km di corso Grosseto) e nel tempo (1034 giorni, questa la durata scritta sul cartello di cantiere, riportato qui nella foto).
Nel mese di ottobre l’attività principale è stata la rimozione dell’asfalto lungo i cavalcavia di Largo Grosseto. Altri micro cantieri (Italgas, SMAT, Iren, ecc.) sono spuntati anche nelle vie laterali, per lo spostamento dei sottoservizi interferenti con il futuro scavo della galleria nell’asse centrale di corso Grosseto.
Le ripercussioni sul traffico (e sul SADEM).
Pesanti le ripercussioni sul traffico: le code maggiori si formano per gli spostamenti est-ovest, lungo i controviali di corso Grosseto. Un po’ meno peggio invece gli attraversamenti trasversali, nei nuovi varchi che sono stati ridisegnati per gli attraversamenti nord-sud, fra via Stampini da una parte e corso Potenza-via Borgaro-via Stradella dall’altra.
Pesanti invece le ripercussioni sul servizio del SADEM, per i notevoli allungamenti dei tempi di percorrenza generati dalla modifica dei tragitti inizialmente decisa dalla direzione SADEM. Dopo le proteste degli utenti, ora sono stati ripristinati percorsi meno penalizzanti.
Amianto nei cavalcavia di corso Grosseto.
Lunedì 20 novembre dovevano partire le operazioni di “affettamento” delle strutture in cemento armato dei cavalcavia di corso Grosseto. Così non è stato, e la spiegazione del ritardo è emersa solo qualche settimana dopo, giovedì 14 dicembre, durante la seduta delle Commissioni comunali preposte a seguire l’avanzamento dei lavori.
In tale sede i tecnici dell’impresa appaltatrice hanno riferito che nel corso delle prime due fresature del basamento in calcestruzzo, al di sotto del manto stradale, si è ritrovato amianto. Tale materiale, sembra proveniente dalle cave di Balangero, era, negli anni di costruzione del cavalcavia, spesso usato come impermeabilizzante del cemento.
Non ci dovrebbero essere rischi di dispersione, essendo l’amianto incapsulato nel cemento. Le procedure di rimozione vanno però definite con l’ASL, tramite la predisposizione di un apposito piano. Nel frattempo i lavori di taglio delle strutture si sono arrestati, con un ritardo stimabile in due mesi, secondo l’opinione espressa dalla Direzione Lavori. Si parla quindi di una ripresa a febbraio.
I lavori lato stazione Rebaudengo.
Proseguono invece come da cronoprogramma i lavori sull’altro fronte del cantiere, al lato opposto, all’interno del Parco Sempione.
Alcune immagini relative a questa parte del lavoro:
- il tratto chiuso per i lavori del controviale di corso Grosseto, in corrispondenza dell’accesso alla superstrada per Caselle, (l’accesso alla superstrada avviene direttamente dal viale centrale);
uno dei macchinari utilizzato per costruire le paratie laterali del tunnel, nella zona di raccordo con la stazione Rebaudengo:
- un’immagine della stazione RFI Rebaudengo già in esercizio, con la coppia di binari utilizzata per i convogli del traffico locale; un’altra coppia di binari è al servizio invece dell’Alta Velocità;
- il dettaglio del passaggio, già predisposto all’interno della stazione Rebaudengo, per mettere in comunicazione la stazione RFI già in esercizio con i binari GTT della Torino-Ceres, in costruzione.
La sistemazione stradale in superficie del Viale della Spina.
Su questa parte dei lavori, attesa dagli automobilisti che dalla superstrada per Caselle vogliano proseguire diritto per il centro città utilizzando il nuovo Viale della Spina, il mese di dicembre ha portato buone notizie.
Il CIPE ha finalmente deliberato i 10 milioni di euro necessari al Comune di Torino per finanziare quest’opera.
Nell’immagine la sistemazione prevista dei 700 metri di sistemazione stradale, con gli svincoli verso corso Grosseto e la risistemazione del verde del Parco Sempione.