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venerdì, Ottobre 4, 2024

    La linea GTT46 è da riprogettare?

    Parere positivo dell'assessore Tornabene

    Col ritorno alla normalità dopo le festività natalizie, sono ricominciati i problemi per l’utenza della linea GTT46. I bus che partono da Leinì, attraversano Mappano e arrivano fino a Porta Susa, sono l’unica soluzione per chi non è dotato di mezzi propri e deve spostarsi utilizzando il trasporto pubblico, ma le problematiche sono le stesse da anni ormai e, soprattutto, mai risolte: poche corse, autobus strapieni, lunghi tempi di percorrenza. Ma i due Comuni, Mappano e Leinì, si sono attivati per cercare di risolvere questo annoso problema per la cittadinanza.

    La dichiarazione dell’assessore ai Trasporti Massimo Tornabene: “Sì, è vero ed è sotto gli occhi di tutti gli utenti che questa linea, così com’è, non funziona. Comunque noi ci siamo già mossi prima di queste ultime proteste: infatti, nel mese di novembre abbiamo avuto (io ed il collega assessore di Leinì Valter Camagna) un incontro con l’ingegner Paonessa, presidente dell’Agenzia Regionale per il trasporto pubblico. Per noi della “Provincia”, il riferimento per i trasporti è infatti l’Agenzia, per cui GTT opera su mandato. Formalmente noi non siamo ancora azionisti dell’Agenzia, in quanto siamo in attesa di capire dai Comuni cedenti quale sarà la nostra quota, ma è proprio solo una questione burocratica”.

    Cosa avete chiesto all’Agenzia?

    “Per noi il problema non è neanche tanto l’aumento degli autobus o della frequenza di passaggio degli stessi: abbiamo incontrato Paonessa per ragionare insieme di connessioni tra Mappano, Leinì ed il trasporto metropolitano. Mi spiego meglio: il problema più grosso, secondo noi, è che il 46 parte da piazza 1° maggio a Leinì ed arriva a Porta Susa dopo almeno un’ora, nelle migliori delle ipotesi. Nelle ore di punta, il tempo diventa anche di un’ora e mezza.

    Il bus arriva in centro attraversando strade molto trafficate ed intersecando molte altre linee GTT. Il progetto che abbiamo prospettato all’Agenzia è molto semplice e a costo zero, visto che si appoggia ad infrastrutture già esistenti. Invece di far arrivare il 46 fino a Porta Susa, ci sembra più logico attestare il capolinea a Torino Stura, in prossimità della stazione della Ferrovia Metropolitana. Da qui partono treni ogni 5 minuti che arrivano a Porta Susa in 7 minuti.

    Chi lo desidera può proseguire per Porta Nuova o il Lingotto. Oltretutto, a poca distanza da Torino Stura passa anche il tram GTT4 che attraversa Torino transitando in prossimità di Porta Nuova. Modificare così la linea farebbe comodo anche ai moltissimi studenti mappanesi e leinicesi che frequentano il liceo “Giordano Bruno””.

    In conclusione?

    “Secondo noi è un’ottima soluzione per tutti quanti: il tragitto su gomma sarebbe decisamente più corto e si sfrutterebbe la ferrovia con meno inquinamento, tempi nettamente minori di percorrenza bypassando il traffico torinese, maggiore frequenza dei passaggi, maggiori interconnessioni per gli utenti. L’Agenzia ci è parsa molto interessata e si è presa l’impegno di preparare un progetto da presentare, appena possibile, ai due Comuni”.

    Al momento, non resta che attendere gli sviluppi della proposta presentata da Mappano e Leinì.

     

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