Qualche mese fa, durante un “Incontro letterario”, abbiamo conosciuto Elena Aleci, una giovanissima storica dell’arte, scrittrice, giornalista, autrice di enciclopedie e testi web e soprattutto insegnante (dai piccoli… al Politecnico). Elena, quando è nato il suo primo figlio, Leo, si è resa conto che non esistono libri per spiegare l’arte ai bambini e così ha cominciato a scriverne uno: “La pecora di Leo” ora in ristampa dopo il grande successo.
Da noi è venuta per farci capire come proceda nell’approccio con le tematiche dell’arte e ad un certo punto con moto irrefrenabile l’ho interrotta: ”Oh, come vorrei essere una sua alunna!” perché l’entusiasmo e l’argutezza dei suoi interventi erano straordinari! Le abbiamo chiesto di presentarci un altro suo libro appena uscito in seconda edizione con la Espress: “A ogni bambino la sua Torino.”
E’ una guida “turistica” che propone dieci itinerari diversi, a seconda del tipo di bambino che vogliamo accompagnare in giro per la città: abbiamo Filippo che ha una grande passione per la storia antica e quindi con lui partiremo dalle torri della Porta Palatina, spiegando il perché del nome, raccontando la leggenda di Ponzio Pilato rinchiuso nelle torri durante il passaggio verso l’esilio in Francia, visiteremo il museo di Antichità ospitato nelle Orangeries del Palazzo Reale, passeremo davanti alla casa del Pingone, alla casa del Senato, a casa Broglia e sapremo rispondere ai suoi mille possibili perché. L’itinerario di Filippo, precisato nella mappa, includerà naturalmente il Museo Egizio e anche qui la guida alterna dati storici a curiosità e leggende.
Quale itinerario proporre a Valerio, cuor di leone, amante dell’avventura?
Andremo alla ricerca degli eroi che hanno fatto la storia, partendo dalla piazza del Municipio detta delle Erbe con il monumento al Conte Verde, Amedeo VI di Savoia, detto così perché vestiva di verde nei tornei e volle perfino le vele delle sue navi…verdi! L’itinerario si svolgerà tra Armeria reale, Museo del Risorgimento, Cittadella con Museo di Pietro Micca a caccia di eroi.
E con la romantica Aurora dove curioseremo?
Partiremo da piazza Castello, con i suoi palazzi di re e regine e i giardini disegnati dall’architetto francese Le Notre, ma scopriremo anche storie d’amore… facilitate dai passaggi segreti che collegavano i palazzi alle ville della collina, le profezie di Nostradamus e mille curiosità, poi faremo un giro fuori porta alla Reggia di Venaria e a Stupinigi. Un percorso ideato per venire incontro al carattere romantico di Aurora.
Lo stesso farà, la nostra bravissima Elena Aleci, per altri sette bambini diversi: Claudio che canta accompagnato dall’organo e ama le chiese come la Consolata, la Gran Madre, la Basilica di Superga e le storie che mettono paura, come quella del Boia; Caterina che ama le cose belle, fotografa di continuo e va matta per musei e gallerie d’arte; Stella una bimba che cammina sempre con il naso all’insù, pronta a cogliere le cose più strane e buffe della città partendo dal battello sul Po e dal castello medioevale del Valentino; Matilde che ama l’arte moderna, un po’ pazza e allora visiterà la GAM, il Castello di Rivoli, il PAV e si farà raccontare tutte le “luci d’artista” che si accendono per Natale; Leo che da grande sarà scienziato e quindi curioserà tra il Museo di Scienze naturali, il Museo Lombroso, quello di anatomia e quello della frutta con la spettacolare raccolta di frutti in resina realizzati da Garnier Valletti; Gigi che dalla sua sedia a rotelle affronta un percorso di bellezza all’aperto da Porta Nuova, alle piazze più belle di Torino fino al Museo del libro per l’infanzia a Palazzo Barolo. Non ci resta che scoprire insieme ad Alberto, buon ultimo, che si stanca facilmente ed è goloso, uno degli aspetti più simpatici di Torino: le specialità salate e dolci come l’aperitivo Carpano, il tramezzino di Mulassano, la gran quantità degli antipasti, il bicerin, le “bignole”, il gelato, le caramelle Leone, lo zabaglione, il bonet, i gianduiotti. E sarà l’occasione per parlare dei magnifici caffè storici della città, dove ancora aleggiano gli spiritelli di Cavour, di notabili e belle damine.
Manca qualche bambino all’appello? Non credo, anzi moltissimi adulti si faranno bambini come me per poter leggere con gusto le pagine di questa impareggiabile guida.