Campioni e la sentenza del Tar che dà torto a Mappano

Sullo scioglimento del Cim

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A seguito della sentenza del Tar Piemonte dell’11 luglio scorso, che dava torto al Comune di Mappano a riguardo della richiesta d’illegittimità della delibera del Consiglio Comunale di Borgaro che ratificava lo scioglimento del Cim (Consorzio Intercomunale Mappano) per presunti danni alla comunità mappanese, ipotizzando addirittura l’interruzione di pubblico servizio, il consigliere comunale di minoranza (Uniti per Mappano) Valter Campioni ha rilasciato una dichiarazione piuttosto critica: “Le minoranze, quando spesso contestavano le scelte poco rispettose e poco democratiche dell’amministrazione Grassi, molti sostenitori percepivano come un attacco all’attuale amministrazione e chiedevano più tempo almeno un anno per vedere miglioramenti.

E’ passato un anno dall’istituzione dell’amministrazione Grassi ed è giunto il momento di fare qualche bilancio.
Il comune di Mappano perde la prima causa al TAR (ordinanza pubblicata l’11 luglio 2018) contro il comune di Borgaro, in opposizione alla delibera di scioglimento e cessazione del CIM del 21 dicembre 2017.
Mappano ha partecipato al bando della Regione Piemonte “Percorsi ciclabili sicuri” in cui vengono finanziati i primi 13 progetti classificati. Mappano si è classificato al 42° posto rispetto ai 46 partecipanti.
Peggiori di Mappano solo i comuni di Vottigliasco, Unione montana Val Grande, Borgo D’Ale, San Nazzaro Sesia.
I comuni a cui Mappano doveva fare accordi o concorrenza, in funzione delle condizioni che si creano, Caselle e Borgaro, si sono classificati sesti, ottenendo il finanziamento: chissà per quale motivo non siamo per niente stupiti!
Nel primo consiglio comunale del 28 giugno 2017, “preso atto che gli assessori nominati svolgono le stesse funzioni assegnate al Consorzio Intercomunale di Mappano e che si stanno duplicando le funzioni di Segretario e Revisore dei conti (del Comune e del CIM) il gruppo consigliare “Uniti per Mappano” invitava il Sindaco e l’amministrazione ad attivarsi urgentemente affinché venisse avviato il procedimento amministrativo di scioglimento del CIM”.
“La principale scelta di questa Amministrazione finora realizzata”, prosegue Campioni, “per le tasche dei mappanesi, è rappresentata dalle risorse impegnate per gli avvocati, delegati a svolgere le funzioni proprie della pletora di amministratori mappanesi, pari a 260.400 euro nel triennio.
Non bisogna essere esimi giuristi, per comprendere che Mappano perderà anche le altre cause contro le delibere sui bilanci dei comuni cedenti.
In conclusione sarebbe utile che l’Amministrazione Grassi riflettesse seriamente e pensasse al bene della comunità mappanese e rivedesse le priorità in primis quello di impiegare in modo oculato i soldi dei propri cittadini, invece di sprecarli, ed investirli: per creare sviluppo del territorio e nuova ricchezza e occupazione; per le viabilità e le manutenzioni stradali; per le attività culturali, per le politiche giovanili, per lo sport e il tempo libero”.

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