Alcuni cittadini hanno segnalato alla redazione di Cose Nostre, in questi ultimi mesi, problemi con la raccolta degli olii vegetali e, in parte, con quella dei medicinali e pile. Stiamo parlando del punto di raccolta di Piazza Falcone, posto di fianco al Punto Smat.
Il bidone di raccolta degli olii è, spesso, ricolmo, al punto che diversi contenitori vengono lasciati al di fuori del bidone stesso. Mentre in alcuni casi, la colonnina adiacente che consente la raccolta di pile esauste, medicinali scaduti, cartucce per stampanti esaurite (solo quelle a inchiostro, non i toner) e vecchi telefonini non è sufficiente, e gli utenti lasciano perciò delle buste a terra con i rifiuti. Le foto a corredo della rubrica sono state scattate nel primo pomeriggio del 28 agosto scorso, mese in cui qualche disservizio si può verificare, ma, soprattutto per la raccolta degli olii, il problema si ripeterebbe spesso.
Abbiamo interpellato l’assessore alle Politiche Ambientali Giovanni Isabella per capire come funziona il servizio e per una dichiarazione: “Siamo a conoscenza, come Amministrazione, dei disservizi legati a questo tipo di raccolta. Disservizi che si ripetono periodicamente.
Ovviamente abbiamo già sporto reclamo più volte con SETA, fermo restando che si tratta di un servizio, quello della raccolta dell’olio usato, effettuato da una cooperativa per conto di SETA: cooperativa che starebbe dando parecchi problemi di affidabilità all’azienda.
I bidoncini andrebbero svuotati ogni quindici giorni. Ciò che non comprendo è perché solo il bidoncino di piazza Falcone e spesso stracolmo, mentre gli altri non lo sono praticamente mai”.
In effetti, dal sito internet di SETA, risulta che ci sono altri quattro punti per la raccolta degli olii in città: in piazza Europa (Municipio), in viale Bona (scuola Rodari), via Che Guevara (presso i giardini) e via alle Fabbriche.
“Diverso è il discorso del raccoglitore di pile e medicinali scaduti”, prosegue Isabella, “dove lo svuotamento avviene solo a chiamata ed è gestito da un’altra cooperativa, sempre per conto di SETA.
Ovvio quindi che ci possa essere il contenitore ricolmo nel lasso di tempo che intercorre tra la richiesta di svuotamento ed il passaggio effettivo.
Qui il problema, comunque, ci risulta essere più contenuto. Fanno bene i cittadini a segnalare il problema; noi come Amministrazione controlliamo periodicamente la situazione e, a nostra volta, segnaliamo all’azienda i disservizi”.