L’Amministrazione comunale mappanese ha commemorato il 4 novembre, Giorno dell’Unità Nazionale e Giornata delle Forze Armate, per la seconda volta, come sottolineato dal sindaco Francesco Grassi.
Una festa un po’ in tono minore, vuoi perché poco sentita probabilmente dalla cittadinanza, vuoi per il maltempo, vuoi perché ancora da “strutturare” nel giovane Comune: “Questa è la seconda volta che commemoriamo il 4 novembre”, ha concluso così il suo discorso Grassi, “ed è andata meglio dello scorso anno. Ogni anno ci impegniamo come Amministrazione a fare qualcosina in più per renderla più ricca e partecipata”.
Svoltasi, senza corteo, presso il Monumento ai Caduti di via Leonardo Da Vinci, la cerimonia è stata aperta dalla benedizione della corona poi deposta ai piedi del monumento stesso, alla presenza di buona parte della Giunta, dell’Arma dei Carabinieri e di alcune associazioni d’arma, di alcune decine di cittadini ed accompagnata musicalmente dalla Filarmonica Città di Borgaro.
Per il sindaco, “questo è il momento di ricordare il sacrificio di tanti nostri connazionali e, in loro onore, noi dobbiamo impegnarci a lavorare per la pace in un mondo dove, a cento anni esatti dalla fine della Grande Guerra, ci sono ancora tanti conflitti in corso”.
“Le Forze Armate”, ha proseguito Grassi, “ci danno tranquillità e tutti insieme dobbiamo rispettare l’articolo 11 della nostra Costituzione, dove si afferma che l’Italia ripudia la guerra come strumento per dirimere le questioni internazionali”.
“Un’attenzione particolare”, ha concluso Grassi, “dobbiamo porla verso la scuola ed i giovani, affinché nessuno sia più costretto a sacrificare la propria vita per inutili ed assurde guerre”.