Strada Provinciale 267, Strada Cuorgnè, Via Rivarolo, “Stradone”… Chiamiamolo come vogliamo, ma il problema della strada che attraversa, tagliandolo più o meno in due, l’abitato di Mappano continua ad essere sempre il medesimo: la grande mole di mezzi, soprattutto quelli pesanti, ma non solo, che la percorrono, scendendo dal Canavese verso Torino, o viceversa; ciò crea grossi problemi di inquinamento atmosferico e acustico e di sicurezza, vista la percorrenza e l’attraversamento dell’arteria da parte di pedoni e ciclisti.
Il Comune di Mappano non ha dimenticato il grosso problema del traffico pesante che, giornalmente, attraversa la città e la conseguente necessità di trovare delle risposte nel più breve tempo possibile.
L’assessore alla Viabilità, Massimo Tornabene, ha emesso in merito un comunicato stampa: “Il tema del traffico pesante sulla SP267 è uno dei problemi centrali del Comune di Mappano. Negli ultimi 20 anni è stato fatto poco o nulla per garantire maggiore sicurezza ai pedoni ed ai ciclisti e per ridurre l’inquinamento atmosferico. L’Amministrazione mappanese sin da subito ha messo questo tema al centro della propria azione politica: ha avviato un tavolo di confronto con Città Metropolitana, ente proprietario di Strada Cuorgnè/Via Rivarolo, ed ha avanzato al Ministero delle infrastrutture, alla Regione Piemonte e alla Città Metropolitana delle proposte che a costo zero e senza consumo di suolo, come l’apertura dei caselli della tangenziale all’altezza di Falchera e Settimo Cebrosa che potrebbero da subito deviare il traffico pesante non diretto alle imprese del territorio. Accanto a queste proposte, l’Assessorato alla Viabilità, con il supporto degli ingegneri della società TrafficLab, ha dato avvio ad una campagna di studio e monitoraggio, della durata di tre mesi, che analizzerà la quantità, la “qualità”, la tipologia e l’incidentalità del traffico che attraversa Mappano, con il fine di individuare scenari alternativi a quello attuale e costituire base di studio per la redazione del nuovo piano regolatore”. “Lo studio”, prosegue Tornabene, “affronterà anche il tema della cosiddetta mobilità debole, pedonale e ciclabile, con particolare attenzione agli attraversamenti pedonali del cosiddetto “stradone”. Questo lavoro ci fornirà le basi scientifiche necessarie per poter scegliere le migliori soluzioni: dalla revisione degli impianti semaforici, alla predisposizione di eventuali sensi unici, alla realizzazione di possibili rotatorie. Ci aiuterà, inoltre, a sostenere con maggiore determinazione le nostre istanze, presso gli enti superiori, di deviazione del traffico pesante che attraversa il cuore del nostro Comune: la salvaguardia della salute pubblica dei mappanesi è infatti una priorità che la nostra Amministrazione ritiene inderogabile”.