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venerdì, Marzo 29, 2024

    Achtung, Banditen.

    Da quando è stato approvato il, cosiddetto, decreto sicurezza (se si preferisce legge n.132/2018), nella mia mente continuano ad echeggiare questi due vocaboli tedeschi che riportano alla Seconda Guerra Mondiale ed ai manifesti affissi dagli invasori tedeschi per segnalare la presenza dei, per loro, banditi, ossia i nostri patrioti partigiani: Achtung! Banditen. Perché? Perché il ministro dell’Interno, il leghista Matteo Salvini, continua insieme ad altri suoi colleghi di partito, più altri esponenti di destra in ordine sparso, ad attaccare tutti quei sindaci e quei governatori che considerano questo decreto -tra l’altro approvato ponendo l’ennesima fiducia, contrariamente a quanto sbandierato in campagna elettorale, ed esattamente quanto hanno sempre fatto i precedenti governi tanto invisi…- un’oscenità, un atto di barbarie e contrario allo spirito della nostra Costituzione repubblicana. Com’è stato detto da più esponenti politici ed opinionisti favorevoli a questo decreto se quell’1% di amministratori (tali sarebbero secondo Salvini) contrari allo spirito di questo provvedimento non sono d’accordo e minacciano di non applicarlo, dovrebbero, come minimo dimettersi o essere denunciati perché non degni di ricoprire quella carica. Proprio a ciò si riferisce quell’”Achtung! Banditen.” che mi rimbalza nella testa: chi non è d’accordo è un fuorilegge, un complice degli scafisti e delle ONG che continuano a favorire l’immigrazione clandestina. Il dissentire sta tornando ad essere forse un reato nella nostra democratica Italia? Allora ha ragione l’autorevole settimanale economico inglese Economist quando, nel suo recentissimo Democracy Index, ci considera una “democrazia imperfetta” da quando è nato il governo gialloverde. Non si può più dire che non si è d’accordo con un provvedimento governativo? Non lo si può impugnare davanti alla Consulta per verificarne la costituzionalità? Il non essere d’accordo non significa automaticamente non applicarlo e poi, comunque, può un sindaco, in sua coscienza, rifiutarsi ed assumersene le conseguenze? Si può chiamare resistenza passiva o sbaglio? Ah già, ma per il nuovo corso democratico significa sedizione, temo… Io spero che la parte realmente democratica di questo nuovo Parlamento si faccia sentire, ispirata magari dalle radici antifasciste e solidali della nostra Costituzione nata anche da quei martiri tacciati di essere fuorilegge. Anche perché questo decreto non farà che aumentare il numero di irregolari in Italia e di conseguenza, proprio i fuorilegge per ovvie ragioni. A proposito, chi sono quei sindaci che rappresenterebbero l’1% di contrari o dubbiosi? I sindaci di Palermo, Napoli, Firenze, Torino, Bologna, Roma, Reggio Calabria, Parma, giusto per citarne alcuni delle città più popolose. E poi ci sono i governatori di Toscana, Umbria, Piemonte e Calabria. 1%? La matematica non è, mai, un’opinione. Sembrerebbe poi essere in atto una piccola crepa nel governo se, dopo aver dato l’ok all’arrivo di alcuni immigrati accolti dalla Chiesa Valdese, il premier Conte, di nuovo in contrasto con Salvini, decide di ricevere una delegazione dell’ANCI (l’associazione che riunisce i sindaci) per cercare di spiegare i contenuti del famigerato decreto. L’ANCI? Ma non erano due sindaci in croce ad opporsi?

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