Caselle, in bici (o a piedi) all’aeroporto

Progetto VeLa: 18 interventi per un sistema integrato di percorsi ciclopedonali

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È cosa nota ai casellesi, o ai pochi che ci hanno provato: andare in bici, o a piedi, all’aeroporto è un’operazione ad alto rischio per l’incolumità personale. La distanza dal centro di Caselle è in realtà molto breve, ma l’assenza di un percorso protetto obbliga di fatto ad usare l’automobile, con tutto quello che ne consegue.

Una situazione paradossale, tenuto conto di quanti sono i casellesi che per lavoro gravitano ogni giorno sull’aeroporto (e sugli stabilimenti di Leonardo). A gennaio 2017, in occasione dell’iter per l’approvazione da parte dell’Amministrazione Comunale della variante al Piano Particolareggiato dei sub-ambiti A e B delle Aree ATA, la Pro Loco di Caselle prese l’iniziativa di formalizzare un’osservazione su questo problema dell’assenza di un tracciato ciclopedonale protetto idoneo a raggiungere l’aeroporto. Ne scrisse Cose Nostre di febbraio 2017.

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Nel frattempo, su iniziativa in particolare dei comuni del ciriacese che avevano già partecipato, nel 2015, alla realizzazione degli itinerari ciclabili della Corona Verde Stura, partiva il Progetto VeLa. VeLa sta per Venaria-Lanzo, i due estremi della rete ciclopedonale che si intendeva implementare e migliorare. A questo nuovo progetto hanno questa volta aderito tutti i dodici comuni fra Venaria e Lanzo, fra cui appunto Caselle.
Come si può leggere nel testo del protocollo d’intesa sottoscritto dai Comuni, “è intenzione dei Comuni realizzare una serie di interventi per la realizzazione di un sistema integrato di percorsi ciclopedonali al fine di perseguire i seguenti interessi pubblici: collegare i vari centri abitati; collegare le zone rurali o periferiche con i centri abitati e in particolare con i servizi primari (stazioni ferroviarie, ospedali, aeroporto, scuole, cimiteri, luoghi del commercio, ecc.); migliorare la sicurezza degli utenti deboli della strada (pedoni, ciclisti); creare un sistema di mobilità sostenibile finalizzato all’utilizzo della bicicletta come mezzo di trasporto alternativo”. In tutto si prevede di intervenire realizzando circa 25 km di piste ciclabili, che permetteranno di completare, con nuove interconnessioni e messe in sicurezza, una rete esistente di circa 100 km, fra Venaria e Lanzo.

I dodici comuni hanno partecipato quindi al bando della Regione Piemonte “Percorsi ciclabili sicuri”. L’esito del bando è stato reso noto a luglio 2018: il progetto VeLa rientra fra quelli ammessi in graduatoria: su una spesa complessiva di 2,9 milioni di euro, il cofinanziamento regionale ne coprirà 1,5 milioni.

Quali saranno le tempistiche di attuazione? Ne abbiamo parlato con l’architetto Fabrizio Rocchietti, responsabile Lavori Pubblici del Comune di Nole, che fa da capofila del progetto ed interfaccia nei confronti della Regione: “Ognuno dei comuni che hanno aderito al progetto ha approvato al suo interno il testo di Accordo di Programma che disciplina gli interventi realizzativi. A dicembre è stata avviata la procedura per l’incarico professionale per la redazione del progetto di fattibilità tecnico ed economica, progettazione definitiva ed esecutiva dell’opera, direzione e contabilità’ lavori, coordinamento sicurezza in fase di esecuzione, assistenza al collaudo ed attività di supporto al RUP. La gara è scaduta l’8 febbraio e ora deve essere nominata la commissione. Una volta che avremo disponibile lo studio professionale vincitore, ci sono i tempi tecnici necessari per fare tutti i rilevi e le successive progettazioni. Cercheremo di fare il più presto possibile, anche perché gli uffici regionali premono per arrivare al più presto all’apertura dei cantieri”.

Estratto da tavola Progetto VeLa

Consultando la tavola preliminare di inquadramento generale del progetto, emerge che sono previsti n° 18 interventi puntuali di realizzazione su sede propria di nuove piste ciclopedonali; per fare qualche esempio, l’intervento n° 1 e 2 riguardano i brevi tratti mancanti per arrivare alla stazione ferroviaria di Lanzo e al Ponte del Diavolo, il n° 18 il raccordo con la Cascina Brero all’interno della Mandria.

Copertura della ferrovia, da utilizzare per il primo tratto della ciclabile

Tornando ora su Caselle, nel nostro comune è previsto l’intervento contrassegnato col n° 15, che parte dalla stazione ferroviaria di Caselle città e arriva alla stazione ferroviaria dell’Aeroporto.
Il percorso di massima, già descritto nell’intervista al Sindaco Baracco di Cose Nostre di gennaio, è il seguente: partenza dalla stazione GTT di Caselle città, utilizzo nel primo tratto della copertura in cemento sulla ferrovia; breve tratto su via Circonvallazione, quindi si svolta su via Ciriè passando sul lato sinistro di questa; all’altezza di via Orologio si attraversa entrando in questa stradina e portandosi poi sul fianco della ferrovia, che si segue poi in rettilineo – passando sotto l’esistente cavalcaferrovia – fino ad arrivare alla stazione ferroviaria dell’aeroporto, sul lato ovest della stessa.

Il seme buttato a gennaio 2017, con la richiesta avanzata dalla Pro Loco di Caselle Torinese, ha fatto quindi nascere una piantina.
Vi terremo aggiornati sugli sviluppi.

                                                                                                 

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2 Commenti

    • Buongiorno Anna, la sua domanda è più che legittima, visto che da quando è stato scritto l’articolo sono passati 4 anni. In questi 4 anni il Progetto Vela è andato avanti, ma col passo della tartaruga, che è quello consentito dalla burocrazia. Al momento sono state completate , e approvate dai 12 comuni coinvolti, le progettazioni preliminari e definitive. Devono ora seguire la progettazione esecutiva e l’appalto dei lavori. L’apertura dei cantieri non è quindi imminente, ahimè. Cose Nostre continuerà a monitorare la vicenda.

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