Caselle: “Crocetta In Tour”, le proteste di via Guibert

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Domenica 17 marzo si è tenuta una nuova edizione di “Crocetta In Tour”, un evento che nel giro di pochi appuntamenti è diventato un successo ed una “tradizione” anche a Caselle ormai, frutto della “fama” che si porta dietro da anni. Un successo dell’assessore al Commercio Paolo Gremo, che ha fortemente voluto “importare” anche nella nostra cittadina, insieme a molti altri eventi, per tentare di rivitalizzare un centro storico sempre più asfittico, in collaborazione con i commercianti di zona. Ma in quest’ultima edizione qualcosa non è andato per il verso giusto, almeno per i commercianti di via Guibert. Abbiamo raccolto due testimonianze. Angela di “Siamo alla Frutta”: “Non capiamo perché siamo stati tagliati fuori dal percorso della manifestazione. Le altre volte via Guibert era compresa, questa volta no e l’abbiamo saputo per vie traverse, in maniera indiretta, non dal Comune o dagli organizzatori. Pensi se avessimo comprato la merce: che ce ne facevamo? È vero che a “Crocetta in Tour” si espongono vestiti e simili, ma le posso assicurare che di clienti ne arrivavano anche da noi: ma con l’ingresso alla via completamente bloccato e tutti i furgoni degli ambulanti parcheggiati a lisca di pesce che ci oscuravano le vetrine, che senso avrebbe avuto aprire? Siamo delusi e un po’ arrabbiati, abbiamo sempre partecipato alle iniziative, ma questa volta ci siamo sentiti snobbati”. Franca di “Punto & Virgola”: “Domenica mattina presto mi presento davanti al negozio per aprire ed allestire una bancarella da mettere davanti alle vetrine e sono rimasta letteralmente basita: si può dire tranquillamente che il mio negozio nemmeno si vedeva, in quanto completamente oscurato dai furgoni degli ambulanti. Tutto ciò è incredibile: ci hanno escluso senza neanche avvisarci! Avevamo comprato della merce in più per esporla, ci siamo impegnate per inventarci qualcosa di carino e diverso: tanto impegno per cosa? E’ vero che la nostra non è merce deperibile, ma ci siamo sentite non rispettate e considerate. La strada era sbarrata: a chi sarebbe venuto in mente di passare davanti ai nostri negozi? Se prima talvolta ci sentivamo commercianti di serie B rispetto al resto del centro storico, ora ci sentiamo retrocessi in serie C senza saperne il perché… Abbiamo sempre partecipato a tutti gli eventi, ma adesso sinceramente ci sta passando la voglia. Il vicesindaco Gremo, da me chiamato è intervenuto subito per tentare di risolvere la situazione, ma ormai ci sembrava tardi: la mattinata era rovinata. Anche i colleghi della gelateria e della pizza al taglio erano molto delusi: la gelateria aveva preparato i tavolini fuori, per chi vista la strada sbarrata?”. La replica di Gremo: “Anche questa volta “Crocetta In Tour” non ha deluso le aspettative. Purtroppo, da dopo la tragedia di piazza San Carlo, l’attenzione per la sicurezza dev’essere maniacale. Siccome in  piazza Boschiassi era prevista un’attrazione per i bimbi, serviva una via di fuga: gli organizzatori hanno quindi pensato di escludere via Guibert per utilizzarla in tal senso. È però vero che c’erano i furgoni disposti male, tant’è che ho chiesto di farli spostare: sarebbero bastati pochi minuti ed i negozi avrebbero avuto le vetrine libere”. Invito tutti quanti”, prosegue il vicesindaco, “ad avere calma e pazienza: quando ci sono questi eventi, in pochi lavorano, volontariamente, mentre in tanti hanno benefici. Bastava confrontarsi, io ci sono sempre e tutti hanno il mio numero di telefono: chi ha suggerimenti o proposte per correggere gli errori che, inevitabilmente, si possono commettere mi contatti senza problemi, non mi sembra di essere una persona sfuggente o che rifiuta il confronto. Ricordiamoci tutti quanti che cinque anni fa non c’erano questi problemi perché, semplicemente, non vi erano iniziative e quindi la domenica stavamo tutti a casa tranquilli o andavamo alle manifestazioni di altri paesi, magari mugugnando perché a Caselle non si faceva mai nulla”. Per concludere, il punto di vista di Luca Marchiori, presidente della LACA (Libera Associazione Commercianti ed Artigiani): “In via Guibert abbiamo deciso, in base al nuovo piano di sicurezza, di non allestire più i banchi. Abbiamo commesso un errore non accorgendoci nell’immediato che i furgoni degli ambulanti erano stati parcheggiati sul lato piazza della via stessa. Questo problema però poteva essere risolto immediatamente se gli stessi commercianti che ora si lamentano avessero avuto la cortesia di segnalarlo. La collaborazione si evince anche da queste cose e, proprio chi ha svolto il mio ruolo in passato, dovrebbe comprenderlo più degli altri associati. Sono certo che anche allora si commettessero degli errori dettati dalla voglia di fare: credo siano inevitabili. Sono molto rammaricato dell’accaduto ma, allo stesso tempo, sono certo che se vi fosse stata un minimo di collaborazione oggi staremo parlando del nulla. Errare è sinonimo, in questo caso, di fare! Per il resto, la manifestazione, ormai supercollaudata, è andata molto bene: alta la presenza degli avventori per una bella giornata casellese”.

 
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