Per SETA è stato un periodo di cambiamenti con l’ingresso nel capitale di IREN. Per i consorzi lo sarà, con la futura riduzione ad un unico soggetto per tutta l’area al di fuori di Torino città.
Intanto si avvicina anche la novità sostanziale della raccolta puntuale con cui le fatture dovrebbero essere sempre più “personalizzate”, ma non per questo più economiche…
Intanto com’è andata la raccolta nel 2018?
Abbiamo analizzato un po’ di dati forniti dall’azienda sui Comuni di zona e li abbiamo raffrontati con quelli dell’anno precedente, il 2017, focalizzandoci su Caselle, Mappano e Borgaro.
Partiamo dalla nostra Caselle. I rifiuti solidi urbani (RSU) raccolti e quindi destinati all’incenerimento sono stati oltre 2,5 milioni di kg, mentre la raccolta differenziata ha raggiunto quasi i 3,4 milioni di kg. La parte del leone l’ha fatta l’organico (oltre 1 milione di kg), seguito dalla carta (circa 640 mila kg) e dal vetro-metallo (oltre 430 mila kg).
Nel complesso quindi i casellesi (quasi 14 mila residenti) hanno prodotto quasi 6 milioni di kg di rifiuti (429,2 kg a testa nel complesso, di questi 185,8 kg di RSU), con una percentuale di raccolta differenziata pari al 56,71%. Confrontarsi con il 2017 sui totali è un esercizio incompleto, perché erano ancora calcolati da SETA i residenti mappanesi: infatti gli abitanti casellesi erano 19.180, per un totale di 7,9 milioni di kg di rifiuti prodotti, di cui oltre 3,5 milioni destinati all’incenerimento (in quanto RSU), a fronte di oltre 4,3 milioni di kg di differenziata).
La percentuale di differenziata è stata leggermente inferiore: 55,1%. I kg di differenziata pro-capite sono simili, come anche di RSU: 412,2 e 185. L’organico superò i 1,5 milioni di kg, la carta gli 810 mila kg, vetro-metallo raggiunse quasi i 530 mila kg. I dati disponibili di Mappano (residenti 7.288), conseguentemente, riguardano solo l’anno appena trascorso. I kg di RSU destinati all’incenerimento sono stati quasi 1,3 milioni, contro gli oltre 1,4 milioni di differenziata, per un totale di oltre 2,7 milioni di kg di rifiuti prodotti. La percentuale di differenziata è stata quindi del 52,29%, con un totale di 373,7 kg di rifiuti per abitante, di cui 178,3 di RSU. L’organico è stato di oltre 510 mila kg, la carta di oltre 340 mila kg, vetro-metallo quasi 165 mila kg.
Passando a Borgaro, nel 2018 gli RSU raccolti sono stati oltre 2 milioni di kg, a fronte di oltre 3 milioni di kg di differenziata, per un totale di oltre 5,1 milioni di kg; percentuale di differenziata al 59,26%. L’organico totale raccolto è stato di quasi 785 mila kg, la carta oltre 530 mila kg, il vetro-metallo oltre 421 mila kg. I kilogrammi si rifiuti totali per abitante sono stati 429,9, di cui 175,1 di RSU. Anche Borgaro nel 2017 aveva ovviamente conteggiati una quota di cittadini mappanesi. Infatti da 11.869 residenti, si passa a 13.538. 2,3 i milioni di kg di RSU inceneriti, a fronte di quasi 3,7 milioni di differenziata, per un totale di oltre 6 milioni di kg di rifiuti prodotti. La percentuale di differenziata era del 61,1%, per un totale di 446,5 kg di rifiuti a testa, di cui 173,5 kg di RSU. Nella differenziata, l’organico superò i 900 mila kg, la carta i 735 mila, vetro-metallo i 520 mila. Nel complesso quindi, fermo restando il “problema” statistico Mappano, Caselle ha migliorato la propria raccolta differenziata, passando dal 55,1 al 56,7%, mentre Borgaro è scesa al 59,2 dal 61,1%. Mappano ha esordito con il 52,3%. I dati sono simili a quelli dei Comuni vicini, mostrando quindi una certa omogeneità: nel 2018, Leinì ha ottenuto una percentuale di differenziata del 54,86%; Volpiano del 59,04% e Settimo, i più “cattivi”, il 50,35%. E Settimo ha la peggiore percentuale di tutti i 31 Comuni serviti da SETA. I due migliori Comuni sono lontani anni luce dalle nostre percentuali: “medaglia d’oro” a Rondissone con il 72,65% di differenziata, “argento” a Torrazza Piemonte con il 72,62%.