Nel corso dell’ultimo Consiglio comunale di giugno, tra i punti all’ordine del giorno vi era, numero 5, un “riconoscimento debito fuori bilancio a seguito di sentenza del Tribunale Ordinario di Torino”.
Tradotto in parole povere, il Comune si trova a dover pagare circa 7.900 euro a causa di una richiesta di risarcimento che non ha avuto seguito: l’Ente è stato dichiarato contumace dal tribunale. Nel novembre 2013, una signora cadde in piazza Falcone e si ruppe un polso: quasi tre i mesi di prognosi. L’infortunata chiese i danni al Comune e nel luglio 2016 lo citò in giudizio. L’Ente non si presentò e, nel 2018, il tribunale lo ha condannato a pagare quasi 21 mila euro: 13 mila li copre l’assicurazione, i restanti 7983 no. Così, il Consiglio comunale ha dovuto votare la delibera, su cui le minoranze si sono astenute. Per l’assessore al Bilancio Giovanni Isabella, “i quasi 8 mila euro verranno prelevati dal fondo rischi e non verrà modificato il bilancio preventivo. Spiace non essersi costituiti, ma secondo i nostri avvocati, comunque non è detto che avremmo vinto la causa”. Assai perplesse le minoranze, che alle affermazioni della maggioranza secondo cui si è trattato di un errore banale, di una svista, replicano chiamando in causa, oltre al danno pecuniario, soprattutto il danno d’immagine dell’Ente.
Caselle, il Comune deve risarcire
Una donna si ruppe un polso inciampando in Piazza Falcone
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