Sembrano buone nuove quelle in arrivo dalla Commissione Trasporti del Comune di Torino, riunitasi venerdì 25 febbraio nella sede della Circoscrizione 5. Presenti anche, per fare il punto sull’avanzamento lavori del cantiere di corso Grosseto, i tecnici della committenza regionale SCR e il direttore esercizio ferroviario di GTT.
Quali le principali notizie emerse dall’incontro? Procedendo da valle verso monte, ecco la situazione dei lavori:
– nel nodo di innesto sull’esistente passante ferroviario, la costruzione dell’ampliamento della stazione Rebaudengo-Fossata, di competenza SCR, è praticamente terminata;
– per il nuovo tunnel ferroviario sotto corso Grosseto e la nuova fermata Grosseto (che sostituisce la dismessa Madonna di Campagna) sono in corso interventi di rifinitura che si completeranno per la fine di questa estate;
– in largo Grosseto, ove c’è l’innesto del tunnel ferroviario nuovo su quello preesistente, da maggio gli automobilisti potranno imboccare il nuovo tunnel stradale sulla direttrice Potenza – Grosseto est, sottraendo così dall’incrocio soprastante una bella quota di traffico;
– nel prossimo mese di agosto ci saranno almeno tre settimane di chiusura dell’esercizio ferroviario della Torino-Ceres per consentire l’installazione a cura SCR dei nuovi apparati di marcia e del sistema di banalizzazione (una tecnologia che consente di utilizzare la coppia di binari in entrambi i sensi di marcia, aumentando la flessibilità di esercizio);
– altre chiusure “potrebbero rendersi necessarie”, e qui si allude al progetto del sottopasso di Ciriè, fortemente voluto dall’attuale amministrazione ciriacese per portare in quella città la “stazione porta” del nuovo esercizio metropolitano;
– confermata, da parte GTT, la data di scadenza al 31 dicembre 2022 del proprio contratto di esercizio con la Regione e il conseguente subentro di Trenitalia nella gestione della Torino-Ceres.
Cosa succederà quindi (o dovrebbe succedere, per mantenere la giusta cautela) dal primo gennaio 2023? Una vera e propria rivoluzione. Secondo quanto previsto dal contratto di servizio stipulato dalla Regione con Trenitalia, a regime saranno infatti ben quattro le linee del SFM (Servizio Ferroviario Metropolitano) a far viaggiare i propri convogli in direzione di aeroporto e Valli di Lanzo. Vediamole una per una:
– la linea SFM 3 da Bardonecchia porterà a Caselle Aeroporto (o Ciriè, nuova stazione-porta richiesta dalla Regione)
– la linea SFM 4 da Alba risalirà con capolinea Germagnano
– la linea SFM 6 da Asti si attesterà a Caselle Aeroporto (o Ciriè, se la stazione-porta viene confermata)
– la linea SFM 7 da Fossano risalirà fino al capolinea Ceres.
I passaggi dei convogli saranno cadenzati ogni 15 minuti. Questo vuol dire che, per intendersi, da San Maurizio o da Caselle ogni quarto d’ora si avrà disponibile un treno che ci consentirà di scendere in una delle stazioni del Passante, e cioè Juventus Stadium (ex Rigola), Grosseto, Rebaudengo, Porta Susa (con interscambio per l’Alta Velocità e il metrò), Lingotto. Ogni ora invece sarà la cadenza per prendere un treno diretto a Bardonecchia, Alba, Asti o Fossano.
Come avevamo scritto in un precedente articolo di un anno fa, la ferrovia cenerentola avrà così il suo riscatto.
Nel 2000 andavo a lavorare ad Asti, da Caselle, tutti i giorni. 8 ore di lavoro per, quando andava bene, 4 ore di viaggio. Sadem, treno a PN, Asti e ritorno… L’ho fatto e lo rifarei… leggere, oggi, queste notizie non mi può che riempire di gioia… Speriamo che tutto proceda per il meglio. La FTN, poi FTC… è sempre stata una ferrovia bistrattata… La uso da quando andavo a scuola… dopo 35 anni… mi piacerebbe saperla cresciuta e, finalmente, operativa conuno scopo preciso e non considerata sempre di serie b.