Il ritorno della circolazione dei treni nel nuovo assetto che vedrà le Valli di Lanzo e l’aeroporto di Caselle connessi alla rete nazionale ferroviaria avverrà al riavvio delle scuole dopo le festività natalizie, a inizio 2024. La conferma, assieme ad alcuni dettagli del cronoprogramma, arriva dalla riunione in Regione del comitato di monitoraggio della linea Torino-Ceres, svoltosi lunedì 25 settembre alla presenza dell’assessore regionale ai Trasporti Marco Gabusi. Una conferma autorevole, in quanto alla riunione erano presenti i principali soggetti coinvolti, e cioè i rappresentanti di RFI, GTT, TRENITALIA, SCR , Agenzia della Mobilità Piemontese, nonché i sindaci dei Comuni interessati dalla tratta. SCR, GTT e RFI il 7 luglio scorso avevano inviato ad ANSFISA (l’Agenzia Nazionale per la sicurezza ferroviaria) tutta la documentazione necessaria per l’autorizzazione alla messa in esercizio. Un passaggio fondamentale per garantire all’Agenzia i cinque mesi previsti dalla normativa per esaminare la documentazione. Il cronoprogramma prevede quindi che entro il 9 dicembre la linea sia autorizzata. La settimana successiva sarà utilizzata per il passaggio formale da GTT a RFI, senza la circolazione di convogli. I giorni successivi, tra i dieci e i quindici indicativamente, saranno necessari per i collaudi alla linea da parte di Trenitalia, in tempo utile per l’avvio del servizio commerciale in concomitanza con la riapertura delle scuole dopo la pausa natalizia.
La prima fase del servizio – specifica il Comunicato Stampa emesso dopo la riunione del Comitato – verrà gestita con treni diretti fino a Ciriè e con convogli di peso inferiore tra Ciriè e Germagnano, entrambi con cadenza ogni 30 minuti. Rete Ferroviaria Italiana è impegnata insieme alla Regione Piemonte alla definizione degli interventi che consentiranno di aumentare il peso assiale nella tratta fino a Germagnano e in quelli che consentiranno di eliminare i passaggi a livello fuori norma nella tratta da Germagnano a Ceres. Interventi questi che porteranno a servire tutta la tratta da Torino a Ceres e consentiranno di non effettuare il cambio treno a Germagnano. Aggiunge l’Assessore Gabusi: “Si è svolto un proficuo confronto con Gtt per migliorare il servizio bus che in questi mesi dovrà sopperire alla mancanza della linea ferroviaria. Il lavoro da fare è ancora molto ma si avvicina la riapertura della linea che collegherà le Valli di Lanzo e l’aeroporto di Caselle alla rete nazionale e all’alta velocità. Il comitato continuerà a riunirsi per monitorare l’andamento dei lavori e per pianificare gli ulteriori interventi utili a migliorare l’efficacia del collegamento”.
Pronto il commento alle notizie in arrivo dalla Regione da parte dell’Osservatorio sulla Torino-Ceres: “Certamente accogliamo con soddisfazione la notizia che non sono previsti ulteriori slittamenti nella riapertura della linea, eventualità improponibile anche alla luce delle enormi difficoltà di questi mesi per la viabilità stradale all’imbocco delle Valli. D’altra parte, il trasbordo a Cirié è una soluzione al ribasso, anche operativamente difficile – specie negli orari di punta con centinaia di pendolari e studenti in movimento e i noti limiti strutturali della stazione di Cirié. Diventa pertanto indispensabile risolvere al più presto le questioni infrastrutturali della tratta alta per rimetterla “in pari” con il resto della linea. Infine, è altamente significativa la menzione, nel comunicato, della riapertura completa della ferrovia da Torino a Ceres senza il trasbordo a Germagnano: ci auguriamo che si tratti di un impegno concreto e a breve termine; da parte nostra lo misureremo con i fatti e continueremo a muoverci in questa direzione, perché come abbiamo ripetuto molte volte la Torino-Ceres esiste solo se tutta insieme e tutta aperta. Come ultima osservazione mancano, nel comunicato della Regione, indicazioni su altri aspetti tecnici rilevanti, come le tempistiche per il completamento del SCMT e un’indicazione esatta sui lavori di banalizzazione, che ci auguriamo vengano fornite prossimamente per avere un quadro complessivo del processo di ammodernamento della nostra ferrovia”.