Sulla Catena Subappenninica

Dalla tangenziale A55 ci si immette sull’autostrada A21, giunti al raccordo di Piacenza si devia sull’Autosole A1 Milano – Napoli. Nei pressi di Casalecchio di Reno nella pianura pedemontana una nuova deviazione porta alla variante A1 che in circa trentasette chilometri supera agevolmente l’Appennino collegando la Pianura Padana alla Toscana. Proseguendo si ritorna sulla A1, una successiva deviazione trasferisce sulla A11 da seguire sino all’uscita del casello di Firenze ovest.

Ci troviamo nella vasta conca racchiusa a nord e ad est dalle dolci colline che costituiscono le estreme propaggini della catena subappenninica di Monte Giovi (992 m) e di Monte Morello (934 m) e a sud dai rilievi collinari appartenenti al sistema antiappenninico dei Monti del Chianti dove scorre il medio corso dell’Arno.

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Sulle sue sponde sorge Firenze. Dunque si propone un’escursione non sui monti ma attorniati dai monti e da dolci colline, dove seguendo itinerari su entrambe le sponde del fiume lungo i circa cinque chilometri che attraversano la città, saranno i percorsi scelti ad esercitare sul visitatore il fascino del suo centro storico.

A catturare l’interesse sono i numerosi palazzi rinascimentali che un tempo ospitarono le famiglie rivali fiorentine quali i Medici, gli Strozzi, i Pitti. I monumenti famosi, le opere d’arte e non pochi i punti di osservazione di stupendi panorami.

Naturalmente quanto e cosa è possibile vedere è subordinato al proprio tempo a disposizione e al tempo che si trascorre nelle lunghe file all’ingresso dei musei più popolari. L’acquisto anticipato del biglietto, gravato da un modesto sovraprezzo, permette di saltare la fila usufruendo degli ingressi preferenziali.

Certamente da non perdere sono il Battistero: il più antico edificio della città che costituisce con il Duomo (Santa Maria del Fiore) ed il campanile di Giotto uno dei complessi monumentali più celebri del mondo. Piazza della Signoria: celebre e bellissima con il Palazzo Vecchio edificio pubblico più importante della città ancora oggi sede del municipio, la Loggia dell’Orcagna e la fontana del Nettuno.

Galleria degli Uffizi: imponente palazzo che chiude per tre lati la piazza omonima, una delle più ricche pinacoteche del mondo e custode di una ricca raccolta di arazzi. Il suo corridoio Vasariano costruito nel 1565 supera l’Arno mettendo in comunicazione il Palazzo Vecchio con il Palazzo Pitti passando appena sopra le botteghe che si trovano sul Ponte Vecchio.

Le botteghe già sede nel passato di macellai e verdurai, che potevano così scaricare direttamente nel fiume i loro scarti, vennero sostituite nel corso degli anni dalle attuali oreficerie e gioiellerie attività ben più consone ai nobili che passeggiavano tra le due piazze. Il corridoio fu commissionato dai Medici per raggiungere i due palazzi in tutta sicurezza senza dover attraversare la città. Palazzo Pitti: sulle pendici della collina di Boboli il più grandioso dei palazzi della città. Giardino di Boboli: esempio di giardino all’italiana si estende sulla collina ricco di viali, piazze, boschetti, statue e fontane.

Santa Croce: basilica gotica, celebre perché vi riposano le spoglie di grandi italiani. Chiesa di San Lorenzo e Cappelle Medicee: la chiesa tra le più belle creazioni del Brunelleschi, le cappelle con le tombe dei Medici. Chiesa di Santa Maria Novella: facciata romanico-gotica. Convento e chiesa di San Marco: sec. XV tra i maggiori capolavori architettonici rinascimentali. Chiesa SS. Annunziata: sec. XIII con il Chiostrino dei Voti, la cappella Pucci ed il Chiostro dei Morti. Non ce li siamo persi.

Sei giorni a disposizione, volati, appena sufficienti per cogliere l’essenza della città e ammirare frettolosamente solo parte delle sue bellezze. Lasciamo la patria di personaggi illustri come Dante, Machiavelli, Galileo Galilei e le opere di artisti come Michelangelo, Donatello, Brunelleschi, Botticelli, Giotto, Leonardo da Vinci, Caravaggio, con la speranza di un arrivederci.

 

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