Tour in America Latina del C-27J

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Il velivolo da trasporto C-27J ”Spartan”, della società Leonardo (ex Alenia Aermacchi), alla fine di novembre ha compiuto un impegnativo tour dimostrativo in America Latina, sino alle inospitali lande gelate dell’Antartide, rientrando a Caselle il 7 dicembre scorso, dopo aver percorso circa 40.000 chilometri ed effettuato cento ore di volo.
Il velivolo era partito dall’aeroporto di Caselle, la sua base operativa, il 14 novembre 2016, per essere presentato ad alcune forze aeree sud americane che necessitano di un aereo da trasporto atto ad operare nelle estreme condizioni climatiche ed orografiche di quei lontani paesi.

Il C-27J, dopo lo scalo tecnico a Keflavik (Islanda) ed aver sorvolato la Groenlandia, ha effettuato alcune tappe in Canada come Goose Bay, Gatineau e Ottawa, per poi proseguire il suo viaggio trasvolando buona parte della costa atlantica degli Stati Uniti.
Dopo aver fatto scalo a Nassau (Bahamas), ha sorvolato il Mar dei Caraibi dal fantastico color turchese per atterrare all’aeroporto internazionale di Tocumen a Panama. Raggiunta l’America Latina ha partecipato all’Aero Expo 2016 della Fuerza Aerea Boliviana (FAB), sull’aeroporto di La Paz-El Alto, che con i suoi 4.061 metri sul livello del mare, è uno dei più elevati al mondo. In Bolivia il C-27J è stato protagonista di una serie di voli tra cui lo spegnimento in volo di uno dei motori, nonché atterraggi e decolli sulla pista semi preparata di San Borja.
Ha effettuato decolli e avvicinamenti a Cochabamba, aeroporto dalle caratteristiche orografiche complesse che, unite ad un ambiente caldo umido, ha messo a dura prova sia i piloti che l’aereo, anche con carichi ingombranti, dimostrando ancora una volta le sue proverbiali capacità di avvicinamento con un solo motore, in piena sicurezza.
Il bimotore ha poi raggiunto l’Argentina dove è stato presentato all’Aviazione dell’Esercito sulla base di Cordoba, dove sono stati effettuati numerosi lanci di paracadutisti, oltre ad una serie di atterraggi sulla pista in erba della vicina La Mezquita.
All’aeroporto di Campo de Mayo, non lontano da Buenos Aires, l’aereo è stato protagonista di una serie di prove di caricamento di veicoli di diverso tipo, inclusa una ambulanza. Le truppe speciali del Regimiento de Asalto Aéreo dell’Esercito argentino hanno utilizzato lo Spartan per effettuare una serie di prove di imbarco e sbarco rapido attraverso la rampa posteriore aperta mentre il velivolo rullava sulla pista. In passato l’Ejercito Argentino aveva operato con tre G.222 da cui il C-27J è derivato. Trasferitosi nel vicino aeroporto di Buenos Aires – El Palomar, l’aereo è stato valutato dalla Fuerza Aérea Argentina (FAA), per testare la flessibilità del velivolo, come la capacità di carico, l’autonomia e la velocità. L’aeronautica sta cercando un aereo polivalente da impiegare in sostituzione dei più costosi quadrimotori C-130, in servizio nella forza aerea locale, la possibilità di svolgere missioni di supporto alla popolazione civile in Patagonia, ed in caso di calamità naturali.
Prima di lasciare l’Argentina per l’ultima e più affascinante tappa del “Tour Dimostrativo”, a bordo del C-27J è stato caricato un grosso pallet con attrezzatura scientifica destinata alla Base di Marambio, in Antartide. Durante il volo verso il continente antartico l’aereo ha incontrato condizioni avverse con forti venti di traverso comportandosi da vero “mulo dell’aria” atterrando senza problemi sulla pista semipreparata della Base.
Non poteva mancare la storica foto di gruppo con tutto il personale e la bandiera italiana e argentina, suggellando nel migliore dei modi il successo di questo impegnativo viaggio in America Latina.
Terminate le consuete formalità e lasciata la base Antartica argentina, è iniziato il volo di ritorno in Italia, con soste in diversi aeroporti tra cui Florianopolis e Natal in Brasile (quest’ultimo fu uno degli scali della “Crociera Aerea Italia-Sud-America” al comando di Italo Balbo il 17 dicembre 1930/15 gennaio 1931, con 12 idrovolanti Siai-Marchetti S-55), per passare sullo storico scalo dell’Isola del Sal, usato a partire dagli anni ’30 e poi dopo la Seconda Guerra Mondiale anche dagli aerei commerciali italiani sulle rotte internazionali verso il Sud America.
Nelle varie tappe del lungo viaggio, il C-27J è stato pilotato dai seguenti piloti collaudatori di Leonardo: Italia-Bolivia, piloti Scaburri e Marcheggiani; Bolivia-Argentina, Scarabotto e Ammoniaci; Argentina-Antartide, Marcheggiani e Maurizio; Argentina-Italia, Marcheggiani e Maurizio. 
Aereo ed equipaggi sono passati dai climi “polari” della Groenlandia e del Canada, ai 30° di Buenos Aires, nuovamente al sottozero antartico per poi risalire ai 30° in Brasile, ed infine un gelido arrivo notturno a Caselle, per un giusto e meritato riposo dei piloti e dello staff tecnico di Leonardo che hanno determinato la buona riuscita del Tour.

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