“unoperunougualeundici”

0
1213

Il teatro Contemporaneo che  ci ha fatto sognare

“Credo che i lavori di Fabrizio e della sua Compagnia, siano serviti e servano ad accompagnarci per mano sul cammino complesso, a volte spinoso, della ricerca della verità, ma attraverso a un percorso personale che siamo chiamati a fare da soli”.

 

Fra le altre, queste sono state le parole toccanti del Sig. Sindaco, Luca Baracco, in chiusura della Rassegna di Teatro Contemporaneo “unoperunougualeundici” di IT.ART sezioneteatro, dopo lo spettacolo di sabato 8 aprile intitolato “TETELESTAI !”, andato in scena al Teatro Cervi.

- Adv -

Una serata, anche questa, di profonda meditazione, nella quale, non si sa come, non si sa perché, abbiamo udito le parole di Gesù, riportate dai Vangeli cristiani, e citate da Frassa in alcuni passi del suo testo, come se le ascoltassimo per la prima volta.

Una serata nella quale abbiamo potuto calarci “di persona” in quell’atmosfera, in quel tempo, in quei luoghi che videro gli ultimi momenti della passione del Cristo, quasi 2000 anni fa, e assistere noi stessi a quei fatti atroci e straordinari, a quell’illuminazione, partecipando direttamente alla dolente sofferenza di Nicodemo e di Giuseppe di Arimatea, personaggi, oggi, attualissimi, attraversati dal messaggio cristiano e lacerato dall’impossibilità di viverlo sino in fondo.

“I personaggi di Nicodemo e di Giuseppe di Arimatea ci assomigliano molto”, ha aggiunto Baracco, “in tutte queste opere, c’è molto dell’autore, ma c’è molto anche di noi stessi, di tutti noi”.

Un laboratorio teatrale, “BACKSTAGE…il teatro senza segreti”, che ci auguriamo abbia ancora, in futuro, sempre all’insegna del “work-in-progress”, nuove esperienze da proporci per nuove occasioni d’incontro.

Undici spettacoli diversi in meno di tre anni, alcuni dei quali presentati per la prima volta sul palco del Teatro Cervi, un lavoro ciclopico che ha visto avvicendarsi oltre trenta artisti, fra attori, musicisti, scenografi e tecnici, fra i quali alcuni Gruppi Musicali di assoluta bravura come i “Blue Roads”, con Alessandro Umoret,  i “Venti/Ventidue”, “Le Quattro Stagioni”, i flauti di Cristina Battistella, Chiara Grivet e Franco Zanotto, l’organista Luigi Malandra, le straordinarie chitarre acustiche di Mario Allaio e di Patrizia Franco, attori di eccellenza come Simona De Vizia, Livio Vaschetto, Luca Pivano, Loredana Bagnato e, non ultimo, il compianto amico Francesco Procacci, e poi ancora, la scenografa Franca Battistella che ha curato tutti gli allestimenti, la partecipazione straordinaria di Vittorio Mosca, e della Compagnia teatrale “Teatro Instabile delle gambe sotto il tavolo”, senza dimenticare, naturalmente, Federica Frassa, Mina Imperiale, Tonino Sabatucci e Charlie Prandi che hanno partecipato più volte, con il loro estro, alle immagini e agli effetti fonici, un complesso di persone che ha sicuramente portato a Caselle qualcosa di nuovo e di bello, qualcosa da ricordare.

In presenza di così tante energie, di così tanta qualità, di un così alto numero di artisti e di così tanta voglia di fare, non ci rimane che augurarci un sincero ed affettuoso “arrivederci a presto” !

- Adv bottom -

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.